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Lucilla 10-01-07 17:52

Psicologo
 
Ciao ragazzi sono mancata un pò perchè ho cambiato il computer,ma forse è stato meglio così,perchè sono in crisi con me stessa e non riesco a farmi capaci della malattia.Mio padre e non solo mi hanno consigliato di consultare uno psicologo perchè sono molto irascibile e noto la perdita di un pò di capelli.Mi sono molto fissata,ma in famiglia ho avuto i nonni che sono morti di tumore all'intestino e non faccio altro che pensare che ciò possa accadere a me.L'estate scorsa proprio mio nonno è morto sotto i miei occhi mentre ero sola con lui,non vi dico cosa ho sopportato dopo,ma per tutto ciò sono molto cambiata e penso sempre di andare incontro al male peggiore.Il mio GE dice di stare tranquilla,perchè pur dovesse mai accadere,sono in cura costantemente(dato che per qualsiasi cosa vado da lui o mi faccio fare esami di routine)e mi ha detto che se non nla smetto devo andare da uno psicologo.Io ho veramente paura,non riesco più a godere delle cose che mi succedono e soprattutto vivo con la paura del Bagno.I miei genitori non sanno tutte le mie paure perchè già li faccio vivere in ansia e non voglio che stiano male.Cosa dovrei fare?Perchè ho paura che la colite ulcerosa degeneri in tumore?Vi abbraccio tutti e scusate la mia paranoia

Aldo29 10-01-07 18:06

Lucilla, Lucilla, la probabilità che a te venga un tumore è la stessa che ho io o altri amici. Potrebbe venirmi (o venirti) un infarto, per non parlare di quando percorro l'infame autostrada Torino Milano facendo gimcana tra cantieri e TIR: la probabilità di avere un incidente è alta.
Che fare? star chiuso in casa ? e se viene un terremoto?
Scusami, sto cercando di sdrammatizzare. Il fatto che tu sia (come noi tutti) sotto costante osservazione, è già il meglio che si possa fare come prevenzione. Arrovellarti in te stessa e nei tuoi pensieri più negativi e catastrofici ti fa male. Ricorda che il crohn e la rcu sono fortemente psicosomatiche che significa che possiamo alimentarle con le nostre turbe mentali. Il fatto che tu perda i capelli è tipico di questa chiusura in te stessa; hai fatto bene a parlarne qui: continua a farlo ti farà sicuramente bene. Ricorda sempre che tu sei il primo medico e psicologo di te stessa, però se vuoi andare da uno psicologo vacci col giusto approccio, son certo che ti potrà aiutare a superare quelle barriere che ti stai creando.
Scrivi ancora presto.
Un saluto affettuoso.

patt 10-01-07 18:09

Ciao Lucilla... La tua paura è dettata, come hai detto tu stessa, dalla perdita dei nonni per tumore all'intestino... Come ha detto il tuo Ge devi stare tranquilla perchè sei in contunua osservazione.. non serve continuare a vivere con quest'ansia... A noi l'ansia peggiora la situazione e lo sai bene! Non nego anche io ho avuto brutti pensieri all'inizio e non penso di essere l'unica.. ma non possiamo vivere nella paura... Ora non so se parlare e tirare fuori tutte le tue ansie con le persone care possa risolvere il tuo stato d'angoscia se così non fosse prenderei sul serio il consiglio dei tuoi famigliari e del tuo ge... Lo pscicologo... E non scusarti per la paranoia... capita! baci

Stefania 10-01-07 18:54

Cara Lucilla ti capisco, mia suocero è morto di cancro all'intestino, mia suocera di megacolon tossico (per una diagnosi decisamente tardiva)...mio figlio ha il crohn (o crohn like nella sostanza non cambia molto). Anche io all'inzio ho pensato e ripensato e puoi immaginare quanto noi mamme siamo ansiose, poi mi sono detta che in fondo mio figlio ha avuto "il vantaggio" di una diagnosi che lo tiene sotto controllo sia come cura che come esami. La vita bisogna viverla giorno per giorno, inutile angosciarsi per quello che in teoria potrebbe accaderci in futuro tanto non potremmo evitarlo e a cosa servirebbe vivere una vita nel timore di...Lasciati andare e cerca di stare tranquilla, distraiti creati degli interessi e se può esserti utile (ritengo di si) parlane con noi. Lo psicologo può essere un validissimo aiuto ma devi crederci tu per prima.

Francesco_to 11-01-07 09:21

Sul fatto che lo stress possa alimentare la malattia non ci sono dubbi, ma qui ad arrivare a fare affermazioni del tipo " malattia altamente psicosomatica" . mi sembra un po' troppo forte.
Usando la funzione " cerca" digitate la frase " malattie psicosomatiche " e leggete i risultati.
Non è statisticamente provato che il crohn o la colite ulcerosa possa generare masse tumorali.

Caterina 11-01-07 10:15

Cara Lucilla,
capisco le tue paure...sapessi anche io quante ne ho! Però credimi...angosciarsi inutilmente non serve a niente...io ho passato tante ore a "misurare" il dolore...e la paura, e credimi non è servito a niente. A volte le paure sono irrazionali e sembra che non possiamo controllarle, ma dobbiamo fare lo sforzo di vivere giorno per giorno e cercare di essere ottimisti.
Se una cosa brutta deve succedere succede e basta, indipendentemente dal fatto che noi ci pensiamo o no. E stando costantemente sotto controllo, siamo sicuramente avvantaggiati.
Anche io non credo che la nostra sia una malattia altamente psicosomatica, è sicuramente influenzata dai nostri stati d'animo, ma questo è un discorso che secondo me vale per tutte le malattie croniche.

Aldo29 11-01-07 10:38

Ogni crohn è personalizzato, ognuno lo vive in un modo suo particolare: a qualcuno porta stitichezza, ad altri dissanteria; qualcuno non puo' mangiare verdura, altri non possono mangiare salumi e via di questo passo.
Ognuno quindi definisce il crohn secondo la sua esperienza e veduta.
A me in diverse occasioni è capitato di precipitare in crisi profonda con dolori e emorragie per degli stati d'animo.
Il mio crohn è altamente psicosomatico.

Francesco_to 11-01-07 10:42

Se il tuo crohn è altamente psicosomatico non vuol dire che lo sia per tutti... come hai precedentemente scritto

patt 11-01-07 11:38

Anche la mia colite ulcerosa è altamente psicosomatica... Quando son nervosa o ansiosa si scatena... Diciamo che le nostre malattie sono influenzate negativamente da fattori psicologici ma ovviamente non sono l'unica causa... SE fossi in te Lucilla cercherei in ogni modo di calmare questa maledetta ansia... Vivere con l'ansia è difficile anche se la tua malattia non è altamente psicosomatica... Sia per te che per chi ti sta vicino... basi

chpaper 11-01-07 20:04

Cara Lucilla
io sono un'ansiosa ti capisco e so cosa vuol dire vivere con l'ansia
4 anni fa sono stata veramente male rischiando la depressione
non bisogna sottovalutare i sintomi ansiogeni sono molto invalidanti per la qualità della nostra vita.
Io mi sono curata non ho vergogna a dirlo anche con gli psico farmaci perchè ne avevo veramente bisogno, ovviamente sono stata seguita da un medico specialista in neuropsichiatria.
ho dovuto curarmi così ma dopo 3mesi di cure mi sono sentita veramente meglio mi sono avvalsa anche dell'aiuto di una psicologa che mi ha aiutato a venire fuori dalle mie ansie maggiori.
Non si guarisce del tutto ma seguiti da persone valide si esce dal tunnel dell'ansia e della depressione.
Io ti consiglierei di provare a parlare con uno specialista dopo di che deciderai tu se vorrai continuare questa esperienza.
un abbraccio
chpaper

BUGI 12-01-07 08:58

Ricorrere ad un supporto psicologico, se ne sentiamo la necessita', non e' una vergogna ma un atto di profondo rispetto verso noi stessi e chi ci sta vicino.

Gerax 30-08-12 18:29

Ciao a tutti.
Partecipo a questa discusione anche se vedo che è ferma da tempo... speriamo di rianimarla perchè molto interessante.

Dunque, in seguito a un periodo di forte stress emotivo, strapazzo fisico e alimentazione un po' meno controllata la mia condizione (sono in cura per Crohn e fistole plurirecidive per cui sono stato operato varie volte) è peggiorata dopo un inizio di terapia con Humira 40 che sembrava andare nella giusta direzione.
Mi sembra di essere entrato in un vicolo cieco o meglio in un circolo vizioso che non riesco a spezzare: peggio sto fisicamente e più la mia ansia e depressione aumentano, scaricandosi a loro volta sul mio intestino che a sua volta peggiora... e ricominciamo da capo...

Sono in cura da uno psicoterapeuta (da circa un mese e mezzo) che mi sta aiutando a gestire il tutto.
Probabilmente diversi di voi avranno subito un abbandono o un dramma sentimentale durante la malattia, quindi sapranno cosa si prova.
Per me è stato devastante, e nonostante adesso, a distanza di qualche mese dal crack (accaduto durante la fase acuta della malattia, poco dopo l'operazione...) stia un pelo meglio e inizi a mettere le cose in prospettiva ci sono giorni in cui il peggioramento della mia condizione fisica mi causa dei profondi stati di depressione.
Mi sento un pilota con la macchina ai box, vorrei correre, fare, vivere ma non posso e questo mi frustra molto.
Gli amici mi invitano a uscire ma la mia stanchezza alla sera (dopo una giornata passata trascinandosi a lavoro cercando di concentrarsi e essere produttivi) mi lascia spossato sul divano, spesso in preda a altre scariche (dopo tutte quelle passate in giornata).

Come gestite voi questo tipo di situazioni? L'ansia, lo stress,etc...
Riuscite a convivere con la malattia e "controllare" i vostri pensieri e stati emotivi in modo da non peggiorare la situazione?

Grazie a tutti.

simo68 10-10-12 23:29

Rispondo con un po di ritardo a questo post.
Credo che il nostro corpo è formato oltre che da organi tangibili, anche dai nostri pensieri, dai nostri sentimenti.
Come curiamo un dente che ci fa star male così dovremmo curare la nostra psiche se ce lo chiede. Senza tanti problemi, credo.

Laura79 11-10-12 13:03

Anche io rispondo in ritardo, non avendo visto prima questo post.

E' vero, a volte, come capita a Gerax, dopo una giornata a trascinarsi (giustissimo termine) a lavoro, la voglia di fare qualcosa è veramente poca ed è facile entrare in uno stato apatico, io ogni tanto me lo concedo, ma dobbiamo fare attenzione a non entrarci completamente.

Da tre anni a questa parte vivo al di sopra delle mie forze, a volte non ascoltando il mio corpo, questo probabilmente non è proprio un giusto comportamento per la malattia, ma devo dire che per la mente è meglio.

Non bisogna ascoltarsi troppo e non prendersi troppo sul serio fissandosi sulla propria patologia e sulle paure delle conseguenze. Fin da piccola ho imparato che qualsiasi cosa si faccia non si riesce ad evitare la sorte. Vivere in pace con se stessi è molto importante e, soprattutto, fa vivere a pieno la vita.

Non posso immaginare ad esempio di dover morire domani e di aver passato anche solo gli ultimi tre mesi o tre settimane a piangermi addosso, perdendomi qualcosa di meraviglioso che la vita ci offre sempre, anche quando non ce ne accorgiamo.

Con questo non voglio assolutamente dire che i trattamenti psichiatrici, psicologici, psicoterapeuti ecc.. non siano efficaci, ma sicuramente ci dobbiamo mettere del nostro per uscirne.
Non sempre la persona che cerca un aiuto psichiatrico è pronta ad uscirne, parlo per esperienza di mia madre, 15 anni di terapia e lei ancora è in depressione profonda.

Il lavoro grosso lo dobbiamo fare soprattutto noi, trovando la forza per vivere, in ogni situazione.

Silvia90 13-10-12 20:51

Anche il mio Crohn è molto psicosomatico.
Quando vivo periodi di forte stress, ansia e tensione, per non parlare di arrabbiature, ecco che si scatena all'istante con forti dolori addominali.
Mi succede spesso dopo una litigata, e non penso sia dovuto solamente a fattori esterni; quindi si, la reputo anche io abbastanza psicosomatica.
Lucilla, come tutti sopra ti hanno detto, anche io ti consiglio di vivere serena e goderti giorno per giorno la tua vita, sei troppo giovane per limitarti ai pensieri negativi, pensa sempre che cè chi stà peggio.


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