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Vecchio 31-10-12, 11:30   #4
Ombra63
Occasionale
 
Data registrazione: 29-10-12
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Credo che le "ripercussioni" in ambito familiare siano uno dei problemi principali di questa malattia.
Aggiungerei ovviamente anche quelle lavorative e sociali in generale, nello specifico per ciò che riguarda i figli spesso non è facile gestire la cosa, io ne ho due, uno di 15 e mezzo e una di 7. La piccola è ancora abbastanza piccola per porsi dei problemi, e forse le lunghe pause lavorative mi permettono di goderla un pò di più. Il rapporto con mio figlio più grande ne ha sofferto di più specie quando ho delle recidive, che a dire il vero non sono mai davvero finite.
Quando stavo meglio riuscivo a seguirlo spesso nelle sue trasferte sportive (pratica sport a livello agonistico), poi purtroppo con il passare del tempo, un pò perchè la distanza è aumentata, un pò perchè io non mi sento più molto bene dato il peggiorare delle recidive, questo legame si è un pò affievolito e quindi anche la partecipazione.
Avendo lui un carattere un po' chiuso non chiede molto ma io l'ho informato e adesso sa perfettamente della mia malattia anche perchè la conosce praticamente da sempre; per la più piccola ogni tanto quando mi vede a riposo mi chiede cosa ho ma con lei cerco ovviamente di minimizzare in attesa di poterle spiegare bene quando sarà più grande.
Comunque credo che la presa di coscienza anche dei figli delle nostre problematiche, sempre che abbiano la giusta età per capirle, sia una cosa che può aiutare a capire meglio la nostra situazione.
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