Occasionale
Data registrazione: 23-04-14
Messaggi: 7
|
Dunque, ultimamente mi sono rivolta al medico perché la situazione stava peggiorando e così è cominciato il disastro.
Dopo una serie di problemi che qui tralascio, sono stata fatta ricoverare da una gastroenterologa da cui mi sono presentata una mattina lo scorso gennaio con mal di stomaco e febbre, disturbi di cui io non soffro mai.
Sono stata in ospedale per due settimane perché ho avuto una gastrite emorragica. Su questa gastrite i medici avevano opinioni diverse: la gastroenterologa diceva che era legata al morbo di Crohn, i medici del reparto in cui ero ricoverata dicevano che era qualcosa di infettivo (all’epoca c’era una gastroenterite che stava mettendo in ginocchio la città). Contemporaneamente mi hanno iniziato la terapia per l’intestino con cortisone (deltacortene) aumentato gradualmente fino a 50mg al giorno (io pesavo intorno ai 50kg) e, tra le altre cose, anche ferro somministrato prima in vena, poi oralmente in capsule. Poco dopo essere uscita dall’ospedale ho iniziato l’azatioprina. Inizialmente non ho avuto nessun effetto collaterale con nessuno dei due farmaci, poi invece sono esplosi gli effetti collaterali dalla sera alla mattina. Mi si è gonfiata la faccia e soprattutto mi si è gonfiata la pancia come non mai; ero talmente gonfia che non potevo neanche respirare e spesso mi toccava tenere le braccia in alto per respirare meglio; il gonfiore era comunque permanente e non accennava a passare; avevo sempre moltissima fame e anche molto meteorismo e, pur non avendo più diarrea, andavo in bagno fino a cinque o sei volte al giorno, allucinante! Mi era stato detto che il cortisone può provocare la sindrome di Cushing con faccia a luna piena, gonfiore da ritenzione idrica, sbalzi d’umore e, a lungo andare, anche osteoporosi; la gastroenterologa mi aveva anche detto che questi effetti collaterali sono reversibili, che vanno via una volta sospeso il cortisone e che il cortisone è indispensabile per portare via l’infiammazione e trattare i sintomi del morbo di Crohn. Mi sono fidata. Ebbene, ero ormai scesa con il cortisone a 5mg al giorno da assumere a giorni alterni e la situazione stava addirittura peggiorando, perché oltre al gonfiore addominale e tutto il resto mi stavo ricoprendo di uno strato di grasso, o liquido o cellulite intorno a pancia, fianchi, sedere e gambe e non solo, che mi stava aumentando sempre di più.
Ho deciso quindi di anticipare il controllo dalla gastroenterologa la quale mi ha detto che la fame esagerata era un effetto collaterale del cortisone. Riguardo allo strato di grasso o liquido o cellulite che mi ricopriva mi ha detto “Ma questo non è dovuto alla ritenzione idrica, questo è dovuto all’aumento di peso.” Io mi sono chiesta “Ma quale aumento di peso?” Io pensavo che l’aumento di peso sotto cortisone fosse dovuto proprio alla ritenzione idrica, non ad altro. La gastroenterologa mi ha pesata e avevo 57kg dai 48,5kg di due mesi e mezzo prima, quando ero uscita dall’ospedale.
Dunque, io in passato a periodi ho già sofferto di fame ossessiva di carboidrati e tendenza ad aumentare di peso ricoprendomi di uno strato molliccio intorno a pancia, stomaco, fianchi ecc., al che la gastroenterologa ha detto che il cortisone doveva avere scatenato di nuovo questo mio problema e mi ha fissato un appuntamento da uno psichiatra.
Comunque mi ha di nuovo rassicurata sul fatto che gli effetti collaterali del cortisone vanno via una volta finita la terapia e che dalle analisi del sangue si vedevano ottimi risultati perché era molto scesa l’infiammazione e anche altri valori erano rientrati nella norma.
Io sono rimasta comunque perplessa perché gonfiore addominale, meteorismo e corse in bagno ogni momento della giornata sono anch’essi sintomi del morbo di Crohn e avrebbero dovuto migliorare con la terapia, non peggiorare come invece stava succedendo per cui, visti gli sviluppi, ho cominciato a fare ricerche sulle terapie cortisoniche e ho scoperto che il cortisone, oltre a provocare ritenzione idrica e sbalzi d’umore, causa un forte aumento dell’appetito che in alcune persone diventa ossessivo e favorisce la sintetizzazione dei grassi con accumulo soprattutto in zona addominale fino eventualmente all’obesità; causa anche la demolizione dei muscoli con conseguente debolezza e difficoltà per il paziente a sedersi o alzarsi. Al che sono rimasta letteralmente a bocca aperta perché queste erano tutte cose di cui avevo sofferto o stavo ancora soffrendo anch’io e che non mi erano state dette per niente!
Ho quindi fatto ricerche anche sull’azatioprina, a proposito della quale ho scoperto che è cancerogena più di quanto pensassi, per dirla in parole semplici, e gli effetti benefici a volte si manifestano dopo appena sei mesi, ossia sei mesi di veleno cancerogeno solo per vedere se funziona. Ho smesso immediatamente di prenderla. E a proposito di ciò devo dire che da quando ero uscita dall’ospedale fino a quel momento ero stata sempre piuttosto maluccio, con malesseri strani e non facili da spiegare che avevo sempre attribuito alla brutta gastrite e al fatto che durante le due settimane in ospedale avevo solo la flebo e non avevo mangiato assolutamente niente per cui dovevo essere debilitata; mi sembrava strano però che non mi fossi ripresa dopo così tanto tempo, visto che ormai era aprile e la gastrite l’avevo avuta a gennaio.
Dunque, appena smessa la terapia mi sono passati quegli strani sintomi, per cui non era la gastrite, né la denutrizione, ne tanto meno il morbo di Crohn a farmi stare male, doveva essere l’intossicazione da farmaci! La gastroenterologa, contattata e messa alle strette perché questa volta esigevo risposte, ha detto, fra le varie cose, che se la ritenzione idrica da cortisone va via da sola, l’aumento di peso dovuto alle enormi mangiate fatte in seguito alla fame ossessiva invece non se ne va da solo una volta finita la terapia, quello se ne va solo facendo una dieta adeguata, modificando l’alimentazione.
Peccato che io abbia gravi problemi a modificare l’alimentazione a causa del problema della fame di carboidrati di cui già soffrivo e che è stata scatenata e amplificata dal cortisone! Nel frattempo, pur avendo ormai smesso il cortisone da più di un mese e l’azatioprina da un mese esatto e pur avendo molta meno fame di prima e mangiando meno rispetto a quando seguivo la terapia, sono ancora aumentata di peso, mi è aumentato anche lo strato molliccio che mi circonda pancia e fianchi, la faccia a giorni si sgonfia a giorni si rigonfia di nuovo, ho dolori a muscoli e articolazioni (che mi sono comparsi già da un po’ a dire la verità) e ho prurito in tutto il corpo.
Ho visto lo psichiatra il quale mi guardava perplesso senza capire un granché di questo caos e la cui proposta è quella di seguire delle tecniche di rilassamento che, riducendo lo stress, dovrebbero aiutare a ridurre la produzione di cortisolo, il nostro cortisone naturale, che se è presente in eccesso causa appunto tutti i disturbi già visti; mi ha anche prescritto un farmaco che potrebbe forse aiutarmi ad avere meno appetito, ma senza che io mi faccia illusioni perché, per dirla in parole povere, soluzione a questo problema non c’è. E tra le altre cose mi ha detto che il cortisone non solo favorisce la sintetizzazione di grasso ma impedisce anche l’uscita del grasso dalle cellule adipose, ossia fa ingrassare e impedisce di dimagrire perché trattiene il grasso in corpo; e poi può scatenare non solo depressione e sbalzi d’umore ma anche psicosi, quindi allucinazioni e deliri. Ogni giorno scopro nuovi disastri che il cortisone può fare e di cui non mi era stato detto niente in partenza e mi ritrovo con ben dieci chili in più di quelli che dovrei avere per stare bene e con la prospettiva che non ci sia nessun modo di risolvere la questione se non quello di seguire una dieta, che è esattamente la cosa che io non posso fare perché è il mio problema maggiore e la risposta della comunità medica dopo avermi causato questo disastro, per farla breve, è “arrangiati”!
In tutto questo l’andamento del mio disturbo intestinale è tale e quale a come è stato in tutti questi anni.
|