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Vecchio 15-02-15, 01:47   #4
Malmsteen79
Occasionale
 
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Convivo con il mdc da circa 11 anni e quello che ho imparato è che, purtroppo, esiste una relazione molto forte tra la nostra patologia (tutte le patologie come le nostre) e la componente psicologica. Situazioni come quelle che viviamo ogni giorno hanno ripercussioni sul nostro umore e si trasformano in costante ansia. Tempo fa ho aperto un topic per parlare di un problema che, lo ammetto, non mi ha ancora lasciato del tutto... Potrei descriverlo come agorafobia. Non ho mai avuto "vere e proprie" crisi di panico, ma alcune delle mie esperienze passate mi hanno portato a vivere in un costante stato d'ansia. Forse perché nonostante la malattia , per molto tempo, ho cercato di comportarmi come nulla fosse ho viaggiato mezza europa ad es. ma nell'ultimo viaggio mi sono infilato in una situazione davvero poco piacevole. Un emoraggia in inghilterra per aver chiesto troppo al mio fisico forse, dopo una lunga camminata che mi ha riportato alla realtà in modo molto brusco e prepotente. Ho passato quattro giorni in camera dal'albergo a imbottirmi di mesalazina e cortisone per riuscere a farmerla per poter tornare a casa. Stupidità? Forse... e ne sto pagando il prezzo. Ora esco poco e quando lo faccio quasi calcolo il percorso in modo meticoloso, in modo da sapere come e quando trovare un bagno nell'evenienza, perché non si sa mai. Mi sento solo, perché quando vivi di queste paure non è facile trovare una compagna disposta a condividerle. Ho delle storie che durano pochi mesi e a volte scelgo di non intraprenderle affatto. Ma vivere nell'ansia è brutto, vivere di forse è qualcosa che lentamente ci logora. Sai perché è magnifico questo posto? (io leggo spesso anche se in tervengo poco), perché qui i problemi che abbiamo si frammentano e pesano molto meno quando vengono condivisi con qualcuno predisposto a comprenderli realmente.
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