In questo campo potrei scrivere la divina commedia. Tutti sappiamo che l'intestino è il nostro secondo cervello, però non si può sempre attribuire i nostri malesseri ad un fatto psicologico, cosa che tutti i medici dal primo all'ultimo fanno. Purtroppo come ho letto in qualche commento qui nel forum, quando si sta male fisicamente, quando si ha un malessere non si può pretendere di sprizzare di gioia. I nostri dolori non sono piacevoli, passare giornate a fare avanti e indietro letto-bagno perchè magari la sera prima ho sgarrato con una pizza non è per niente piacevole. Quindi penso Sì che uno psicologo può aiutare, ma può aiutare chiunque, perché ci si sfoga si possono dire tante cose e liberarsi. Però non è la cura. Ho speso un sacco di soldi quest'inverno dallo psicologo, ma continuavo a ripetere che non ero depressa, semplicemente stavo male. Andavo molto spesso in bagno. Si era riattivata la malattia tutto qua. Lo psicologo AIUTA, ma NON CURA.
Per quanto riguarda l'alimentazione anche io non mi capacito di come i gastroenterologi non ammettano che ai problemi di intestino vada affiancata una dieta. Io vi posso solo dire che in questo momento non mangio più ne verdura ne frutta. E io sto bene. Non ho confiore di nessun tipo. E ho molta meno aria nella pancia. I medici continuano a dirmi di mangiare verdura... E io continuo a non mangiarne... Si sono rassegnati e mi hanno consigliati di prendere multicentrum, vitamine...
Morale--> Penso che la Psicologia aiuti in parte, ma che l'alimentazione sia fondamentale!
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