Buenas tardes a todos.
Buonasera a tutti.
Finalmente, dopo una piccola disavventura, sono riuscito ad effettuare l'iscrizione a questo forum. Compio 24 anni quest'anno, e per me è stato fondamentale sapere dell'esistenza di questo sito.
Dopo 2 mesi di sintomi purtroppo sottovalutati e scambiati per altre patologie ben più lievi e comuni, il 26 Agosto mi è stata diagnostica la RCU; mai avuto sintomi strani o particolari, e l'unica cosa che mi aveva insospettito prima di allora erano le perdite di sangue ogni qual volta mi presentassi in bagno, ma avendo già sofferto di ragadi anni prima, avevo attribuito il tutto ad una piccola ricaduta, niente più.
Le ultime due settimane prima del ricovero invece mi sono aggravato, con una repentina degenerazione 5 giorni prima dell'arrivo in ospedale: vomito, febbre e nausea non mi davano più tregua. Unito poi che andavo dalle 12 alle 15 volte al giorno in bagno, capite che la situazione mi si è prospettata ben più grave di quanto immaginassi. Martedì 24 effettuo visita proctologica con rettoscopia che evidenzia un'infiammazione nell'ultimo tratto del colon. Giovedì il ricovero.
E.. Lo shock di quella visita non lo dimenticherò mai. Mai provato tanto dolore e senso di violazione.. Ho pianto 2 giorni.
Dopo 12 flebo al giorno tra antibiotici ed antinfiammatori e Azacol come se piovesse finalmente miglioro, la febbre sparisce e riprendo a mangiare, convinto si sia trattato solo di un brutto virus intestinale. E finalmente arriva il giorno della colonscopia che, nonostante il precedente trauma psicologico e la diminuzione dell'infiammazione, unito ad una bella dose di sedativo (fatta però cosciente), riesco a passare e sopportare.
Diagnosi: RCU.
Lì per lì do poco conto alla cosa, nonostante mi venga spiegato di cosa si tratta. Volevo solo stare bene. E infatti due giorni dopo sono fuori.. Aria aperta, finalmente libero!
Ma.. come un fulmine a ciel sereno, arriva tutto insieme il peso della diagnosi, e mi rendo conto che fino a quel momento, in ospedale avevo vissuto in una bolla di "spensieratezza", o quantomeno con la testa altrove. Notavo i miglioramenti, non la malattia.
E adesso? Oltre alla dieta e agli antibiotici a scalare (fase remissiva da antibiotici, correggetemi se mi sbaglio) sto vivendo in una bolla di sapone, come se tutti i miei sogni e progetti fossero stati spazzati via da una folata di vento.. Non so cosa aspettarmi dal mio futuro, e ora come ora ho rimesso in discussione tanti aspetti del vivere la vita e della vita in se.
Praticavo palestra e thai boxe, mangiavo quello che volevo e adoravo esplorare ogni tipo di cucina etnica, mi consideravo una persona solare, allegra ed estroversa.
Mentre adesso ho tantissime domande e poche risposte, ansia, senso di smarrimento e di disagio, soprattutto quando mi ritrovo in mezzo agli altri. Mi sento un alieno. Triste, abbattuto, e piano piano sempre più chiuso.
Una cosa però ho notato. Un barlume, se non altro: cercare di assaporare ogni attimo della vita, perché purtroppo siamo la testimonianza che tutto può cambiare da un giorno all'altro. E' una considerazione che devo ancora metabolizzare, come del resto tutta questa situazione.
Spero di non essermi dilungato troppo, ed è un piacere essere finalmente qui.
Cordiali saluti
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