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Vecchio 13-02-07, 10:12   #101
nadi
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Ho letto ciò che avete scritto.

Si è vero è molto difficile sentire la comprensione da parte di familiari, amici e parenti. La nostra malattia non è troppo conosciuta (prima era ancora peggio) per cui viene sempre fraintesa per un problema prettamente psicologico. C'è molta ignoranza al riguardo.

Però è strano...secondo me anche se una situazione non la conosci a fondo, quando hai accanto una persona che soffre dovresti cercare di alleviare il suo dolore e affrontarlo insieme. Non sottovalutare il problema e deridere chi ce l'ha. Di base dovrebbe esserci l'affetto e la fiducia di chi ti sta vicino.

Per fortuna mia ho persone accanto comprensive e che mi vogliono bene. Hanno creduto in me fin dall'inizio e hanno sempre affrontato insieme a me la situazione. E l'anno scorso, nei lunghi sei mesi di ricovero, tra dolore, sofferenza e paura, non si sono dimenticati anzi! Ho sentito l'affetto di famiglia, parenti e amici, dal primo all'ultimo giorno. L'ho portato nel cuore durante il mio percorso...anche in sala operatoria e durante i dieci interminabili giorni di terapia intensiva dove, se non mi aggrappavo al pensiero di queste persone e del loro amore, mi sarei sentita tanto sola.

Mi hanno dato la forza di superare quello che stavo passando. Vi giuro che anche nei momenti peggiori, durante le crisi respiratorie e l'intubazione, non ho mai pensato al peggio. Volevo vivere! Questo grazie a loro e soprattutto a mia mamma che era sempre accanto a me...anche quando ero in coma farmacologica mi parlava e accarezzava.

Scusate...ho scritto troppo....
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