Quando stavo male con dolori allucinanti, [mio papà] era l'unico a capirmi, perchè sapeva qual'era il significato del dolore, mi sentivo al sicuro, e sapevo di poter contare su di lui. Ora mi sento come se fossi un pò spaesata mia sorella (più grande di me di tre anni) mi considera fuori di testa perchè ogni tanto mi sento ancora con la psicologa che seguiva anche mio papà, ma io quando parlo con lei mi sento ogni volta più carica e con una marcia in più e poi è rimasto un bel rapporto d'amicizia. Io penso che in certi momenti non sia simbolo di debolezza far capire alle persone che ti circondano di aver bisogno di avere un aiuto, anzi penso sia simbolo di maturità.
Adesso come adesso, devo sopportare il ragazzo di mia sorella, il quale ogni volta che viene a casa mi prende in giro dicendomi: "AH! Ma quelle che hai tu sono tutte storie".
Vorrei proprio vederlo nella mia situazione.
A mio avviso persone come lui sono senza un minimo di cuore e di cervello.
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