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Vecchio 27-08-07, 22:51   #3
Cristiano
Occasionale
 
Data registrazione: 27-08-07
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Sì, attualmente prendo un Asacol ogni due giorni e spero tra un mesetto di sospenderlo. In più prendo un paio di rimedi omeopatici che spero, anche loro, di ridurre a uno al più presto.
Essendo la cura omeopatica costruita su misura non è detto assolutamente che i rimedi che funzionano su di me vadano bene anche per altri.
Bisogna ovviamente rivolgersi a omeopati bravi: i dilettanti e i faciloni, come ovunque, non mancano. E poi bisogna avere tanta voglia di star bene.
Non sono tra quelli che pensano che l'omeopatia si basi sull'effetto placebo (tutt'altro), ma sono anche sicuro che un medicinale funziona meglio se vogliamo che ci aiuti.
Almeno io la vedo così.
Per il resto, mi sono confrontato via via con altre persone che hanno il Crohn (siamo molti, e in aumento esponenziale), sfruttando un po' il mio mestiere (l'antropologo), e ho notato come in tutti noi siano presenti aspetti di disagio interiore che possono scatenare gli effetti della malattia. Per star meglio, nel mio caso ad esempio, mi ha molto giovato imparare a sfogare fisicamente e mentalmente la rabbia e lo stress, a non subire passivamente condizioni che mi frustravano nel lavoro o nei rapporti umani.
Sono ben lungi dall'avere perfetta coscienza delle mie emozioni, ma qualche miglioramento importante, col tempo, è arrivato.
Ovviamente il lavoro psicologico non è LA cura, ma è uno degli strumenti per accettare la malattia, prenderne consapevolezza, prevenirla e, parlo del mio caso, per affievolire o eliminare i sintomi.
Se la medicina ospedaliera tenesse più conto di questi aspetti, a mio avviso potrebbe fare passi da gigante.
Cristiano
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