New entry
Buongiorno a tutti, mi chiamo Michele e sono della provincia di Bologna.
Dopo avervi seguito in silenzio per alcuni mesi finalmente ho deciso di partecipare in prima persona.
Leggendo le vostre esperienze ho visto che siete in tanti a patire e che in genere si arriva all'intervento dopo un lungo calvario: a me questo non è successo e sinceramente non saprei dire se sia un bene oppure no, mi piacerebbe avere le vostre opinioni.
Di seguito una cronistoria delle vicende (sempre chirurgiche) che mi hanno portato alla diagnosi di Crohn:
Tutto ha inizio con una fistola perianale: siamo nel novembre 2005. Non so ancora di avere il Crohn.
Segue secondo intervento per rimozione del drenaggio: giugno 2006. Non so ancora di avere il Crohn.
A metà febbraio 2007 inizia una fastidioa diarrea che non mi lascerà più: perdo chili ed ho male alle gambe, scoprirò poi essere eritema nodoso.
A marzo eseguo una colonscopia al termine della quale per la prima volta si ipotizza che possa essere Crohn: è la prima volta che sento pronunciare il nome di questa malattia.
Prendo contatti con il S. Orsola ed il 26 marzo vengo ricoverato in medicina: nuove patologie.
Il 5 aprile mi trasferiscono in chirurgia dove vengo operato d'urgenza: colectomia totale, ma almeno si salvano ano e retto.
Il 12 aprile mi dimettono: in due mesi ho perso il colon e 13 chili, ma sono ancora vivo!
Ora sono ileostomizzato in attesa di ricanalizzazione, penso servano altri due interventi: attualmente prendo Pentasa 500, Asacol e Azatioprina.
Certo la qualità della vita non è più la stessa di prima, però devo dire che in effeti ora sto bene, ho ripreso i chili persi, con gli interessi, mangio di tutto, viaggio, (per lavoro, sono stato in Cina 2 settimane e fine novembre) e mi godo la mia famiglia, che mi è stata sempre vicina.
Ok, finisco qui, penso che basti come "breve" presentazione.
Saluti
Michele
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