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Vecchio 14-05-08, 11:35   #2
Francesco_to
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azatioprina: è il farmaco immunosoppressore più usato perché è poco tossici. L’azatioprina è un derivato della mercaptopurina e funziona come un analogo strutturale o antimetabolita. Gli antimetaboliti operano con molti meccanismi diversi. L’immunosoppressione è dovuta a una inibizione nella sintesi delle purine, del DNA e del RNA, necessari alla moltiplicazione cellulare che segue a una stimolazione da parte di sostanze antigeniche.

L'infliximab invece è il capostipite di una generazione di farmaci, frutto della biologia molecolare. E’ formato da anticorpi monoclonali chimerici. Cerchiamo di rendere più facili questi termini. Monoclonali significa che questi anticorpi vengono prodotti tutti assolutamente identici gli uni agli altri. Chimerici significa che sono costituiti da due parti: la prima, definita come porzione costante, è di derivazione umana; la seconda, definita come porzione variabile, che ha la funzione di legarsi al bersaglio scelto e solo a quello, è derivata dal topo. L’unione di queste due parti costituisce un anticorpo monoclonale chimerico diretto a bloccare il TNFa, importante mediatore dell’infiammazione, con alta specificità.

Se vogliamo fare le persone che "hanno la puzza sotto il naso" possiamo dire che l'Infliximab è un immunomodulatore e l'Azatioprina appartiene a quella schiera di farmaci chiamati immunosoppressori.
L'infliximab è senz'altro molto più pesante rispetto ad altre terapie e viene prescritto, generalmente nelle forme medio severe della malattia, nel crohn fistolizzante, ed in quei casi quando non c'è stata risposta alle terapie convenzionali, diciamo che è considerato come il farmaco "dell' ultima spiaggia", se non c'e' risposta nemmeno così, nella maggioranza dei casi si procede con intervento chirurgico.

Ultima modifica di Francesco_to : 14-05-08 alle ore 11:41
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