La diagnosi della mia RCU è arrivata quando avevo 19 anni, più o meno come nel vostro caso, Tori e Sarah. Il rifiuto nei confronti della malattia mi ha portato a trascurarmi e a "dimenticare", se vogliamo dire così, di prendere la mesalazina. Ovviamente stavo spesso male, almeno 4 o 5 volte all'anno passavo due o tre settimane con i dolori, piegata in due sul mio letto.
Le cose sono cambiate quando mi sono fidanzata e soprattutto quando sono rimasta incinta. Ho preso coscienza che il mio corpo andava trattato bene, e di conseguenza che valeva la pena curarsi per stare meglio. Da quel momento ho sempre seguito scrupolosamente le indicazioni del GE e non ho più smesso di prendere la mesalazina.
Non posso negare che ogni tanto la malattia si riacutizzi, del resto è la sua caratteristica, ma sono assolutamente sicura che se non mi curassi quotidianamente non riuscirei a vivere tranquillamente come sto facendo ora.
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Lety
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