Ciao Giorgia, anch'io ti dò il mio benvenuto!.
Leggendo la tua storia, mi sono riconosciuta parecchio nella sensazione di sgomento e fragilità di cui parli; anch'io come te soffro di RCU e non ti nego che il mio modo di vivere è molto cambiato, dall'alimentazione fino alla gestione del rapporto con gli altri. Io credo che un po' tutti, a cui è stato diagnosticato il Crohn o la Rcu, siano passati da questa fase, perlomeno all'inizio della malattia ma anche ad ogni ricaduta.
Fortunatamente le terapie che sono in circolo sono in grado di farci vivere quasi al pari di chi non soffre di mici; ovvio, ogni persona necessita di una terapia personalizzata che può assicurargli un maggior benessere e un periodo di remissione il più lungo possibile. Col tempo, io credo si arrivi a gestire discretamente la propria condizione e forse, anche ad accettarla maggiormente. Riconosco benissimo che alcuni medici lo siano solo nel nome ma non nell'indole, ma non abbatterti, cercando troverai qualcuno un po' più umano e disposto ad ascoltarti anche se io credo che, la vera forza dobbiamo trovarla prima di tutto in noi stessi.
Spero di rileggerti presto e come Andrea ti rinnovo, se vuoi, l'invito a parlarti dei tuoi interessi e dei tuoi hobbies preferiti.
Un caro saluto.
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