Che bella questa discussione.
Io quando avevo circa 20 anni e stavo mezzo moribondo in clinica, in attesa della diagnosi di mdc, mi ricordo che la ragazza con cui stavo fece una cosa bellissima, andò a farsi una fantastica settimana bianca, che era stata già programmata prima che mi ammalassi.
Durante le mie altre esperienze sentimentali, ammetto che non ho avuto mai problemi con le ragazze che avevo.
Ho sempre parlato e "fatto vedere" in modo chiaro e deciso della mia patologia, ponendola non come un ostacolo, ma come un qualcosa che può e deve essere accettato da chi ti sta accanto.
Non siamo dei ladri o assassini, siamo semplicemente delle persone meno fortunate sulla salute, ma non per questo diverse, anzi, ho sempre pensato che la nostra malattia sicuramente ha fatto nascere in noi una maggiore sensibilità, riuscendo a farci " godere " anche delle cose più semplici che la vita ci offre. Da una parte la vita toglie e da un altra da.
Quando ho sposato mia moglie, l'unica cosa di cui mi sono preoccupato è stato sapere se le mici potessero essere trasmesse anche ai miei eventuali figli. Adesso ho due fantastici bambini belli e sani ed accanto una fantastica moglie (non infermiera) che mi ama per quello che sono. Se un giorno si stuferà di me (malattia compresa), certamente sarà terminato l'amore che ci unisce e null'altro. Chi mi ama mi segue.
luigi
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