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Vecchio 11-01-11, 23:07   #2
yuna79
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Ciao tigerdevil,
benvenuto nel forum!
La tua diagnosi è molto fresca e l'impatto con la malattia è stato sicuramente traumatizzante. Essere sconfortati, sotto shock e con la vita ribaltata, è decisamente normale in questa fase. Il percorso d'accettazione è molto personale e i tempi sono variabili da persona a persona.
Sappi però che le cose con il Crohn non vanno sempre terribilmente male, per fortuna, ma ci sono anche periodi di relativo, o totale benessere, in cui la vita sarà di nuovo a colori. Adesso devi stringere i denti e dedicarti anima e corpo a stare meglio.
Altra cosa fondamentale in una patologia cronica, almeno per la mia esperienza, è quella di fidarsi dello specialista, o degli specialisti che ci seguono. Come mai sei così sfiduciato nei confronti dei medici che ti hanno in cura? Pensi non stiano facendo abbastanza per te? Allora, forse dovresti provare a prendere contatto con un altro gastroenterologo bravo in queste malattie, oppure con un centro specializzato in MICI. Nel forum c'è una sezione dedicata a questo.
E poi mi domandavo un'altra cosa: nove mesi fa come sei arrivato alla diagnosi? Che sintomi avevi? E sopratutto, era da tanto che stavi male e non sei stato "capito", arrivando quindi in condizioni tali che la resezione si è resa indispensabile, oppure è stato tutto improvviso?
La tua terapia è piuttosto frequente nei malati di Crohn e, a parte la mesalazina che è proprio farmaco di base per noi, l'azatioprina da buoni risultati su diversi malati.
Argomento spinoso è l'ansia. Le nostre patologie, te l'avranno detto i tuoi medici, si nutrono anche dei nostri stati psicologici. E' importante quindi cercare di minimizzare il più possibile l'impatto di stress e ansia nella nostra vita. Credimi, mi rendo perfettamente conto che questo comporta un cambiamento e un lavoro su se stessi di proporzioni titaniche. Ma devi pensare che per noi si tratta un pò di sopravvivenza. Vivere in costante paura di stare di nuovo male, avere una recidiva, subire un altro intervento, fare i conti con chissà quale manfestazione extraintestinale della malattia, non ti fa bene e, in ogni caso non cambierà le cose. Cerca di vivere la tua vita il più serenamente possibile, non pensando a cosa potrebbe eventualmente, e quindi non è detto, accadere. E' già difficile imparare a fare i conti con il fatto di avere una patologia cronica, cerca di non aggiungere altro carico psicologico. Le tue energie ora servono al tuo corpo per riprendersi e non puoi sprecarle con l'ansia di cosa potrebbe essere.
Questo te lo dico per esperienza e potrai leggere la mia, come quella di molti altri nel forum. Potrebbero esserti d'aiuto.
Comunque se hai domande, o hai solo bisogno di conforto, noi siamo qui.
Nessuno ti giudicherà, o farà fatica a comprenderti, perchè siamo tutti sulla stessa barca.

Se vuoi, in questa sezione, puoi parlarci un pò di te, di cosa fai nella vita, dei tuoi interessi ecc...

Spero di rileggerti presto e mi raccomando abbi cura di te!

Un abbraccio.

Maria Grazia
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