Mi sento di rispondere anche io alla richiesta di S.O.S. di Gerax.
Innanzitutto voglio esordire dicendoti, caro, che non sei solo e che anche io, come te, ho rotto con il ragazzo con cui stavo da 4 anni.
Sì, ma dopo.
Le liti sono cominciate in inverno e non appena è arrivata la primavera e relativo cambio di stagione, la RCU si è acutizzata così tanto da allettarmi. Nè io e nè lui reggevamo più questa situazione, viste le discrepanze già precedenti.
Ci siamo lasciati ad autunno inoltrato, quando la malattia era in fase regressiva. Mi è stato vicino tutto il periodo in cui non riuscivo neppure ad alzarmi dal letto, anche quando lo insultavo e scattavo ad ogni minima cosa che mi diceva.
E sai perchè? Perchè dopo 4 anni che ami una persona, se l'Amore va via resta l'Affetto, il Bene, il Rispetto.
Una cosa è non amare più, un'altra è defilarsi lasciando la persona nell'abisso più nero. Non ci si muove così neppure con un amico, figurarsi con il proprio partner.
Ora siamo l'uno il migliore amico dell'altro. Perchè mi conosce intimamente, perchè in passato mi ha davvero amato. Ed io gli sarò eternamente grata e riconoscente per tutte le volte che è venuto a darmi compagnia in ospedale fino a sera e a fare i turni con mia madre, quando già non stavamo più insieme.
Non riesco a condannare la scelta della tua lei perchè so che stare con noi è un po' abbracciarsi una croce. Ma condanno il modo ed il momento in cui l'ha fatta.
Pensa solo a te, visto che lei fa altrettanto.
Meglio che sia sparita ora che un domani, almeno hai tempo di rimetterti in piedi e di ricominciare una nuova vita.
Come una rinascita.
Provaci, impegnati.
E se raggiungi la pace mentale, l'intestino ne gioverà non poco.
Pensaci, c'è una persona che già ha bisogno del tuo amore e tu neppure te ne accorgi: te stesso.
Aggiornaci, caro!
Ti abbraccio!
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