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Terapie e rimedi Sezione per discutere e confrontare le terapie della medicina/chirurgia ufficiale o eventuali rimedi alternativi. |
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05-12-09, 09:28 | #1 |
Occasionale
Data registrazione: 16-04-08
Messaggi: 5
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azatioprina-rischi
ciao a tutti sono pako, ho 29 anni e soffro di colite ulcerosa da quasi 8 anni. Per i primi 6 mesi ho preso asacol e deltacortene, poi eliminando quest'ultimo ho avuto una ricaduta e il mio GE mi ha fatto iniziare la terapia a base di azatioprina (associata sempre all'asacol. Oggi sono 7 anni che la assumo e nonostante cio' ogni tanto devo associare un pò di cortisone per brevi periodi. Volevo sapere: visti i rischi connessi all'assunzione di azatioprina, 7 anni non sono già tanti? C'è un totale di anni di assunzione massimo che non si dovrebbe superare? La terapia biologica comporta rischi ed effetti collaterali minori?
Grazie a tutti |
05-12-09, 10:03 | #2 |
Occasionale
Data registrazione: 03-12-09
Messaggi: 15
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Ciao Pako, io ho 30 anni e da 5 assumo Azatioprina, fortunatamente non ho avuto riacutizzazioni in questo periodo e, 3 giorni fa parlando con il mio ge ho deciso di sospenderla.
Il ge mi diceva che non ci sono evidenze scientifiche sugli effetti benefici di andare oltre i 5 anni e, anche se secondo lui sarebbe meglio continuare mi ha detto che posso provare a sospenderla, tenendo d'occhio la situazione tramite esami sangue e lattoferina fecale fatti ogni 3 mesi. Gli effetti a lungo termine per quel che ne so, sono forme leucemiche in quanto di fatto con l'azatioprina inibisce il lavoro del midollo, e a lungo termine potrebbe risentirne. Io sinceramente anche per questo ho preferito smettere, tanto più che ho familiarità con le leucemie, mio papà è morto per un linfoma non hodgkins. Ora resto a vedere ma, sono fiduciosa che tutto proceda per il meglio. Di fatto, comunque non penso ci sia un arco temporale massimo oltre cui sia "obbligatorio" smettere, ovviamente il tutto va rapportato alla situazione della patologia. Probabilmente a te serve continuare, visto che nonostante tu la stia prendendo hai piccole riacutizzazioni. Forse smettendola le riacutizzazioni sarebbero più severe e peggio gestibili. Per quel che riguarda la terapia biologica purtroppo non ti so aiutare. Ciao Gaia |
05-12-09, 13:02 | #3 |
Occasionale
Data registrazione: 16-04-08
Messaggi: 5
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In effetti, nei primi 5 anni di assunzione dell'aza non avuto quasi per niente problemi legati alla malattia, facevo di tutto e addirittura il mio lavoro era giocare a calcio.
Dopo i 5 anni sicuramente la risposta della terapia è diminuita e le ricadute sono state frequenti. Grazie per la risposta. |
06-12-09, 19:51 | #4 |
*******
Data registrazione: 04-11-07
Località: Bologna
Messaggi: 450
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L'azatioprina è un immunosoppressore. Tale categoria di farmaci viene somministrato anche ai pazienti che hanno subito trapianto d'organo per prevenire il rigetto dello stesso.
Questi pazienti, dal momento che hanno per tutta la vita rischio di rigetto, devono assumere immunosoppressori sempre e quindi senza un limite di tempo. Personalmente conosco alcune persone immunosoppresse da più di quindici anni. |
06-12-09, 23:11 | #5 |
Occasionale
Data registrazione: 03-12-09
Messaggi: 15
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Sicuramente può esserci la necessità di prendere immunosoppressori a vita, dipende dalla situazione, ovvio che va anche calcolato il discorso rischi benefici laddove lo si possa fare.
In caso di trapianto è necessario mantenere una terapia immunosoppressiva a vita, ma nel caso di rcu se la malattia è in remissione si può provare a sospenderla, male che vada si ricomincia. Sicuramente da tenere in considerazione che l'effetto è lento e non si hanno benefici se non prima di 2-3 mesi dall'inizio dell'assunzione, idem dicasi per la sospensione, gli effetti si avranno dopo qualche mese, dopo che il midollo riprenderà a lavorare come dovrebbe. ciao Gaia |
07-12-09, 12:59 | #6 |
Utente Abituale
Data registrazione: 22-11-09
Messaggi: 188
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Senza dubbio si è capito che che per i trapiantati ricorrere all’azatioprina a vita è obbligatorio pena crisi di rigetto che possono anche essere fatali. Fortunatamente, come dice bene Gaia, per noi colpiti da RCU e Crohn le somministrazioni possono essere sospese se l’infiammazione non si fa viva ormai da un po’. Questo sicuramente riduce i rischi dovuti agli effetti collaterali dei farmaci immunosoppressivi ma non elimina del tutto la possibilità che si possano verificare. Pare che l’utilizzo dell’azatioprina per le infiammazioni croniche intestinali sia piuttosto recente, pertanto penso che sia molto importante confrontarsi col proprio gastroenterologo con una certa frequenza e comunicare ogni variazione del proprio stato in modo da adeguare la posologia del farmaco alle proprie esigenze ricorrendo alla dose minima indispensabile.
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