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Invalidità Civile, Leggi e Agevolazioni Sezione dedicata alle discussioni relative all'Invalidità Civile/Legge 104 ed a tutte le agevolazioni e utilità che possono semplificarci la vita. Esaminiamo insieme problematiche ed aspetti burocratici o legali. |
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Strumenti discussione | Modalità visualizzazione |
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10-08-10, 20:25 | #1 |
Occasionale
Data registrazione: 06-08-10
Messaggi: 3
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Inidoneità lavorativa
Salve
ho letto diversi interventi di questa sezione e per la maggior parte riguardano l'iter e le problematiche relative al riconoscimento dello status di invalidità dovuto al morbo di crohn. Paradossalmente il mio caso è differente, ovvero opposto! Ho effettuato di recente un concorso interno all'azienda presso cui lavoro finalizzato ad un miglioramento della mansione svolta. Avendo vinto il concorso sono seguite visite mediche di idoneità. L'esito, con mio grande rammarico, è stato "non idoneo" Personalmente -e per mia fortuna- lo stato della malattia con cui convivo da anni non è mai stato severamente invalidante e, anzi, mi permette di avere un tenore di vita che io ritengo comunque buono. Alla luce di questo mi sento decisamente discriminato da questo responso di non idoneità, tanto più se si considerano alcuni particolari fattori: - l'insieme degli esami a cui sono stato sottoposto non era assolutamente funzionale a rilevare la malattia che [mea culpa] sono stato io stesso a rivelare al medico legale in fase di anamnesi generica. - il certificato medico del mio specialista, che ho portato ad integrazione delle visite effettuate recita: "allo stato attuale la malattia non impedisce lo svolgimento della normale funzione lavorativa nè implica alterazioni significative dello stile di vita del paziente" Ora ho messo il ricorso in mano all'avvocato perchè intendo comunque cercare in ogni modo di ribaltare l'esito iniziale, maggiormente considerando che tale esito è stato "causato" dalla mia onestà senza malizia... Senza entrare nello specifico con dettagli circa la mia occupazione, la mansione a cui ambivo e altri dettagli [che se interessati potrei magari approfondire via messaggio privato] volevo chiedere in questa sede se esiste una sorta di tutela legale svolta da associazioni di malati di crohn. Lo chiedo perchè so per certo che per altre malattie anche meno diffuse esiste un associazionismo attivo e concreto che fornisce assistenza e/o tutela ai propri partecipanti. Perchè devono esserci delle leggi, delle tabelle ministeriali specifiche, dei D.lgs appositi in base ai quali è stato valutato il mio caso. O almeno presumo. Mi scoccerebbe scoprire che, viceversa, il mio potenziale benessere lavorativo futuro viene inficiato dal parere soggettivo di un medico e che, magari, un suo collega meno ostico avrebbe dato diversa valutazione a me favorevole... In funzione di questo vorrei capire e sapere. Come detto ho intanto affidato tutto al mio avvocato. Ma mi sarebbe comunque utile se sapeste indicare a chi rivolgermi per avere altre informazioni e altri punti di vista, anche legali... |
11-08-10, 00:25 | #2 |
Reporter
Data registrazione: 01-05-10
Messaggi: 1.028
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Hai provato ad andare sul sito di A.M.I.C.I. (Associazione Malattie infiammatorie Croniche dell'Intestino), federazione italiana?
Già all'interno del sito trovi diversi testi di leggi e tutele sociali per persone affette delle nostre patologie (m.d.c./rcu). Ma, comunque, nella sezione dei contatti troverai i recapiti della sede della tua Regione. Potresti contattarli e spiegargli la tua situazione. Se anche, non lo so, non dovessero offrire assistenza legale loro, di sicuro ti potranno aiutare a trovare maggiori informazioni, o indirizzarti meglio per poter portare avanti la tua "battaglia", che è più che corretta. Tienici aggiornati, se ti va. Maria Grazia |
11-11-11, 14:52 | #3 |
Reporter
Data registrazione: 13-12-09
Messaggi: 155
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Mi pongo una domanda: ma si può attribuire una difficile situazione lavorativa quale concausa dell'insorgere del crohn? E di conseguenza fare ricorso all'Inail?
agnese |
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