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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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11-02-14, 14:19 | #1 |
Occasionale
Data registrazione: 28-01-14
Messaggi: 15
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RCU ed esami universitari
Oggi ho sostenuto un esame di circa tre ore, dopo due ore e mezza i dolori alla pancia erano troppo forti e ho chiesto al prof di andare in bagno.
Sono corso in bagno. Per fortuna eravamo pochi e il prof mi ha concesso di andare. Sono tornato dopo una decina di minuti, e lui giustamente si è un pò infastidito, quindi gli ho detto della RCU, ammesso che abbia capito. Quest'episodio è solo un'altro che mi fa sentire una persona malata, che non può vivere come le altre. Non per l'essere andato al bagno, ma per l'estrema necessità e per i dolori che non mi lasciavano scelta. Mi sembra un miraggio l'essere una persona normale, mi sento un malato, una persona costretta a delle limitazioni. Dovrò in qualche misura dimenticare le possibilità che avevo prima, ridimensionare la mia vita, vivere una vita da malato. Come la devo prendere? Come devo vedere il mio futuro? Ora la mia speranza è l'aziotoprina, speranza che nel giro di qualche mese tolga tutti i sintomi. |
12-02-14, 23:12 | #2 |
Moderatore
Data registrazione: 20-03-10
Messaggi: 896
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Elpis, io gli esami scritti li ho sempre fatti con l'imodium. Da poco so che fa malissimo, ma ne ho fatto uso e ultimamente mi sono trovata costretta ad assumerlo. Anche io mi sentivo così male a ogni esame (e continuo a sentirmi così ancora adesso) ma credo che con il tempo impareremo ad accettare che abbiamo bisogno di rispettare i tempi del nostro pancino.
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04-05-14, 01:06 | #3 |
Visitatore
Data registrazione: 07-04-13
Messaggi: 27
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Elpis, tu non sei né una persona "normale", né un "malato". Tu sei te stesso punto e basta! Chi sono i "normali"? Tutti noi (e parlo di noi persone) almeno una volta nella vita ci scontriamo con i nostri personali limiti e pensiamo di uscirne perdenti, ma fa parte della crescita individuale sia questa delusione che la successiva accettazione proprio dei nostri limiti e delle nostre "stranezze", e te lo dice una che ha fatto quasi tutti gli anni dell'università con l'rcu. Non scoraggiarti mai e non permettere a questa malattia di toglierti la fiducia in te stesso né tanto meno di farti sentire sbagliato o diverso, perché siamo tutti diversi.
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07-05-14, 19:26 | #4 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 24-10-13
Messaggi: 60
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Credo che quello che ti è successo accadrebbe anche ad una persona sanissima durante un esame, quindi non ti abbattere e cerca di conviverci.
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