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Prime Domande Dopo essersi presentati, se indecisi su dove scrivere, i malati di Crohn, Colite Ulcerosa o Colite Indeterminata possono porre le prime domande in questa sezione. Le "Presentazioni" dei nuovi iscritti che contengono domande saranno spostate in questa sezione e lo Staff probabilmente dovrà modificarne il titolo. |
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05-09-12, 09:25 | #1 |
Occasionale
Data registrazione: 04-09-12
Messaggi: 3
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Malattia e depressione
Ciao!
Mi sono iscritta al forum per capire, tentare di capire che connessione può esserci tra la malattia e la depressione, nel senso che io noto, soprattutto nei periodi in cui ho il ferro e l'emoglobina molto bassi, un cambiamento nel mio umore in peggio. Per ora non vi tedio più e spero magari di condividere con voi pensieri su questo argomento. Ciao! |
05-09-12, 12:00 | #2 |
Reporter
Data registrazione: 17-09-10
Messaggi: 442
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Purtroppo la depressione con queste malattie è dietro l'angolo.
C'è ovviamente un insieme di concause; anzitutto l'accettazione della malattia e della sua cronicità, poi il calvario e lo stress delle indagini endoscopiche e di tutto l'iter diagnostico, l'impatto con la terapia, spesso pesantissima con molti farmaci come il cortisone, che hanno effetti collaterali notevoli. La causa principe però rimane la dinamicità della patologia, cioè il suo andamento altalenante, il suo alternarsi di recidive mai uguali, più acute o meno, difficilmente nello stesso punto, a periodi di assoluta quiescenza che ti danno l'illusione di essere guariti, cosa assolutamente falsa. Un altro segnale di possibile stato depressivo è l'inappetenza; non a caso i GE chiedono anche il peso corporeo, anzi ti pesano proprio, e chiedono se si ha appetito. Le diete forzate a cui siamo costretti inoltre alterano i valori e aggravano le carenze nutritive creando in noi forti scompensi. Insomma tutte queste cose insieme debilitano il corpo e la mente. Pochi i rimedi, essere sereni, ottimisti per quanto possibile, fare progetti o comunque tenere la mente impegnata in altro e non assillarsi con le domande, seguire la terapia con costanza essendo convinti che andrà meglio. E' un lavoro duro, ma ci si può riuscire.
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Andrea |
05-09-12, 12:57 | #3 |
Reporter
Data registrazione: 15-09-05
Località: Moneglia
Messaggi: 478
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Ciao Angiolina, secondo me se sei giù di tono solo quando non stai bene e hai dolori e disturbi o ferro basso non è vera e propria depressione. Sei semplicemente giù di morale perchè non ti senti bene e non riesci a fare bene, anzi non hai voglia di fare, le tue faccende quotidiane (lavoro, sport o altro).
Quando ti senti in forma sei depressa uguale? Probabilmente è vero, come dice Andrea, che è più facile per chi soffre di questa patologia essere depressi. Ma penso che dipenda anche dal carattere e se si è più portati o meno. |
11-09-12, 16:58 | #4 |
Tutor
Data registrazione: 05-10-10
Messaggi: 565
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Io sono convinta che mente e corpo sono intimamente legati, per cui un disturbo di uno si ripercuote immancabilmente sull'altro e viceversa, invece bisogna sempre cercare di fare un lavoro di squadra. é logico che se si sta male risulta tutto più difficile. Un abbassamento di ferro ed Hb ci rende più deboli, per cui preferiamo stare sul divano, il che va bene una volta, due volte, ma poi la mente ha bisogno di sentirsi rassicurata e se il corpo non ce la fa a portarci a fare una passeggiata o a fare un aperitivo, ahime si entra nel circolo vizioso dell'ansia e dello sconforto e demotivazione. Col tempo ho risolto invitando gli amici a casa, leggendo nuovi libri e ho fatto le analisi dei valori sanguigni delle vitamine. Anche le carenze vitaminiche portano a depressione e debolezza,e risolte le mie (vit b12 e acido folico) il mio umore è migliorato!
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Livia |
12-09-12, 18:41 | #5 |
Tutor
Data registrazione: 17-02-12
Messaggi: 183
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E' una cosa che credo capiti a quasi tutti se non tutti coloro che hanno queste patologie.
Io stesso mi sto curando sia con una dieta regolata (oltre alla terapia immunosoppressiva) e con un aiuto farmacologico: nel mio caso la depressione c'è, anche se non grave, ma mi sta dando molto da fare; ho subito, oltre al calvario della malattia un abbandono da parte della mia ex fidanzata (ne parlo in un altro post molto dettagliato... per chi fosse interessato a affrontare l'argomento) che mi hanno gettato in fondo a un abisso nero. Ho veramente passato le pene dell'infermo e tutt'ora, dopo mesi dall'intervento, una prima fase di miglioramento e una ricaduta (dovuta anche a stress psicologico) mi sto aiutando perchè da oltre quattro settimane non sono in grado di avere una vita sociale normale o quasi normale, essendo costretto dalle coliche, le scariche, la stanchezza e la febbricola a stare a casa tutte le sere. Capirete che il loop casa> lavoro> casa alla lunga ammazza l'umore e il morale, che si abbatte sul fisico e via di seguito. Credo che se non ci si riesce da soli, o se la malattia è in una fase acuta e non si riesce a tollerarne la lunghezza un aiuto farmacologico (magari blando e non troppo forte) possa essere indicato, in modo da tranquillizzare almeno una parte di noi, e dare modo all'altra di non peggiorare. Io sto anche facendo dellaa psicoterapia, perchè il carico di queste due disgrazie contemporaneamente era troppo forte per me. Purtroppo i risultati della psicoterapia si vedono sulla lunga distanza, a volte una seduta ti da degli spunti interessanti su cui lavorare, a volte sembra una perdita di tempo, ma probabilmente bisogna perseverare e vedere che i riusltati arriveranno. Spero sia d'aiuto |
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