Crollo emotivo
Cari amici, mai come in questi giorni ho odiato il Crohn e la mia vita con lui. Quindici anni di malattia inarrestabile, poi il cambio diagnosi, la speranza, la proctocolectomia, la stomia, la ricanalizzazione, l'illusione della luce alla fine del tunnel e poi il verdetto dell'istologico che riconferma il Crohn, le ricadute e ad oggi, due nuove fistole, orribili, dolori e scariche continue. È stato tutto un fallimento e ho perso ogni speranza. Mi sento arresa, fragile e non vedo più vie d'uscita se non piangere e pensare a come sono ridotta, alla vita che in qualche modo va portata avanti, il lavoro, la casa, i figli, le amiche... un'apparenza da mantenere in equilibrio mentre intanto dentro di me c'è l'inferno, la rabbia, il decadimento. Ecco il mio sfogo; domani un nuovo giorno uguale a tutti gli altri; sorridero' come sempre e si va avanti, ma la serenità è finita e nel mio cuore non c'è pace.
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