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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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15-12-12, 15:01 | #10 |
Tutor
Data registrazione: 17-02-12
Messaggi: 183
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Yuna, ti ringrazio molto delle tue parole, in momenti come questi avere un confronto con voi mi da un minimo di prospettiva. Purtroppo a volte pure tutta la fiducia e la combattività che posso metterci vacillano, quando ti ritrovi a non vedere risultati, e la tua vita intanto va lentamente in pezzi.
Non so veramente da dove iniziare... dalla psicoterapia? Dalla mia separazione (in cui il MDC ha giocato un ruolo importante, che lo si voglia ammettere o no...), dal fatto che la mia carriera è per ora limitata dalla mia impossibilità di accettare le proposte della mia azienda (come quella di trasferirmi per un periodo negli Stati Uniti) perchè dovrei affronatre le mille scomodità che un trasferimento comporta, non ultima quella di dovermi affidare al servizio sanitario americano per la mia terapia? Oppure al fatto che la malattia mi sta impedendo anche le cose più semplici, come fare una passeggiata, l'attività sportiva che io amavo, e mi sta limitando nella cosa a cui in assoluto tengo di più nella vita: la musica, perchè non poter fare le prove o un concerto col mio gruppo a causa di coliche, scariche e malessere generale che pure dopo cena non mi mollano è un handicap che difficilmente riesco a tollerare. Sembra che ci voglia un tempo infinito, e il risultato non è assolutamente garantito; nel frattempo le corse al bagno sono salite a 5, e siamo solo a metà giornata. Mi sento un menomato, vorrei correre e fare, ma il fisico me lo impedisce. La mia fiducia nella terapia vacilla, la sto quasi facendo per inerzia, e non perchè veda dei risultati che mi diano conforto. La piscoterapia per certi versi mi aiuta, gli antidepressivi anche, ma non credo di aver ancora del tutto accettato la mia condizione di malato cronico, e il fatto che potrò forse stare meglio, ma che la mia vita non sarà più come prima. Vedersi cambiare nel fisico (dopo l'ultimo intervento ho perso 20Kg in due mesi tra grasso e tono muscolare) è una cosa che ancora mi sciocca quando mi guardo allo specchio. Da un alto penso: "però almeno ora sei un figurino, appena starai meglio con un po' di palestra avrai un fisico mozzafiato"...il problema è che non sto mai meglio. Passano i mesi e la mia vita è ridotta a lavoro, spesa e divano la sera... e intanto il tempo passa, e senza poter coltivare hobbies, rapporti sociali e eventualmente la possibilità di una nuova relazione mi sento un po' come rinchiuso in una cella che non ha mura ne grate. E la cosa peggiore è che me ne frega sempre di meno, perchè la malattia abbatte anche la mia resistenza mentale. La remissione che tanti di noi citano come benedizione a me sembra un miraggio. La luce alla fine di questo tunnel per ora nemmeno la vedo. Quanto si può continuare a lottare per cercare di arrivarci pima di mollare il colpo e arrendersi? Io ormai ci sono dentro da 10 anni e 6 interventi. |
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