Buonasera carissimi. Vi aggiorno sulla situazione. Dopo quattro infusioni di infliximab la malattia è in remissione. La fistola che ho ormai da sette mesi è tuttavia ancora attiva. La mia dottoressa non segue più il day hospital e al suo posto c'è un medico che dopo aver esaminato la mia storia clinica mi ha prospettato l'idea di fare una rettoscopia a ottobre e aggiungere in seguito azatriopina per aiutare infliximab a far chiudere la fistola. Insomma a me sembra di capire che loro seguono i protocolli ma non hanno tecniche innovative per risolvere questo problema.
Cosi oggi ho cercato su internet e ho trovato il nome di tre specialisti in fistole retto vaginali: uno in liguria, uno a Torino, uno a Roma. Usano metodi all'avanguardia, non il classico intervento, ma tecniche autogene, e altre parole fantascientifiche. Penso di prendere appuntamento e andare, poi scegliere a chi affidarmi. Che ne pensate? La voglio chiusa questa benedetta fistola. Voglio tentare il tutto.
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