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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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23-01-14, 12:24 | #1 |
Occasionale
Data registrazione: 02-02-08
Messaggi: 11
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Rcu e vita sociale
Salve a tutti,
nel 2005 mi è stata diagnosticata, dopo una diagnosi travagliata, la rcu... avevo appena 17 anni. Convivo con questa patologia ormai da 8 anni. Sia per il mio carattere ansioso, riservato e pignolo mi trovo sempre in difficoltà a parlarne con gli altri: con i compagni del liceo mai una parola, o dicevo di avere una semplice colite; con le amiche idem... poi con le coinquiline un forte imbarazzo perchè in una convivenza non è facile tenerla nascosta (essendo in doppia non facevo nemmeno i clismi di asacol perchè non sapevo come dire alla mia compagna di stanza di uscire, e in bagno non riuscivo... rumori intestinali sia di giorno che di notte, scariche frequenti e rumorose che mi portavano a non andare in bagno per giorni quando riuscivo oppure andare quando in casa non c'era nessuno). Per fortuna poi ho risolto prendendo una camera singola e successivamente una singola con bagno; con le colleghe dell'università... tra i rumori in aula che cercavo di camuffare dicendo di non aver fatto colazione e che era il mio stomaco a brontolare per la fame. Dall'ansia di tutto questo sono subentrati gli attacchi di panico: in aula,a casa mia o di amici, nei locali... Paura anche nei rapporti di coppia (non vivo le relazioni spontaneamente come dovrebbe essere) perchè non ho il coraggio di affrontare questo problema, per me imbarazzante con un ragazzo. In ogni momento penso: e se mi viene mal di pancia?! dove corro?! e poi come mi giustifico?!che figuraccia!!! Uniche persone con cui posso parlarne è la mia famiglia ma mi accorgo che per loro è soprattutto fonte di preoccupazione e spesso, senza volerlo, si appesantiscono facendomi mille domande sulla terapia, l'alimentazione, se ho scariche con sangue per cui per non preoccuparli a volte evito, soprattutto se sono manifestazioni lievi. Sono del parere che chi non vive questo non possa capirmi e se ne parlo con qualcuno possa vederlo come un problema ridicolo, perchè è luogo comune ridere e fare umorismo quando si tratta di problemi intestinali. Per questo scrivo qui dove trovo persone con il mio stesso problema. Come avete spiegato la vostra situazione a chi vi sta vicino? Avete avuto difficoltà? |
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