Il mondo del lavoro
Una grandissima nota dolente, ma anche un valido aiuto. Rientro oggi dalle ferie di Pasqua e facevo una riflessione: in questi ultimi mesi in cui la malattia è stata così aggressiva da portarmi ad un passo dalla stomia, mi domando come facciamo a gestire il tutto. Sono andata a lavoro con dolore, rettorragie, debolezza, incontinenza, camuffando sempre il mio stato e riuscendo ad apparire quasi normale, perche' tanto non si può stare sempre a casa in certificato, a me la mia dottoressa non ne fa molti e del resto se una riacutizzazione non se ne va i mesi passano e così mi son abituata a gestirla, ma è dura. Probabilmente arriverà l'intervento e mi domando dopo se avrò la stomia come riuscirò a riadattarmi all'ambiente lavorativo, a superare l'imbarazzo, a cambiarmi.. così credo che dovrebbero aiutarci di più con agevolazioni, permessi... eppure in questi mesi, tutti questi sforzi che mi hanno fatto davvero soffrire fisicamente ( sono arrivata a non riuscire ad arrivare al bagno di casa in tempo! ) mi hanno tuttavia alleggerito i pensieri su ciò che mi sta accadendo e hanno dato senso ed ordine alle mie giornate. C'è qualcuno che lavora nel pubblico ed è portatore di stomia? Io faccio l'infermiera in un servizio per tossicodipendenti. Secondo voi mi troveranno un posto più adatto?
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