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Utenti NON Malati di MICI Sezione destinata a raccogliere presentazioni, interventi e discussioni aperte da NON Malati di M.I.C.I. (genitori, parenti, amici, conoscenti di malati di MICI o malati di altre patologie). I "Non malati di MICI" non possono intervenire nelle discussioni tra ammalati in corso nelle altre Sezioni. |
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26-08-24, 17:09 | #1 |
Occasionale
Data registrazione: 26-08-24
Messaggi: 2
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Mi presento
Salve a tutti,
spero di non sbagliare e/o violare alcuna linea guida e in tal caso, mi scuso anticipatamente. Mi presento, sono fidanzata con un ragazzo di 25 anni a cui è stata recentemente diagnosticata la colite ulcerosa (2 mesi fa) a seguito di ricovero ospedaliero presso l'ospedale pubblico. Soffro di ansia in particolar modo per la salute dei miei cari e mia, perciò ho vissuto il suo ricovero molto male, seppur penso che sia stato seguito da medici molto competenti. Ho iniziato ad informarmi riguardo l'RCU anche per capire "cosa gli aspetta". Vi racconto la sua esperienza anche perchè non riesco a capire se si tratti di una forma "lieve" almeno per ora. Tutto iniziò a fine aprile, quando mi comunicò di avere una quantità minima di sangue nelle feci, con fastidi nella zona annessi e siccome soffro di emorroidi pensai banalmente che anche nel suo caso potesse trattarsi di questo, anche se (almeno nella mia personale esperienza) non ho mai perso moltissimo sangue, né tanto meno sangue coagulato come invece avveniva nel suo caso. Il sangue diminuì fino a scomparire, quando a metà maggio entrambi presentammo i classici sintomi di un virus intestinale con diarrea (massimo 3 scariche), senza febbre. Ma se nel mio caso si risolse nel giro di 10 giorni, nel suo caso andò sempre peggiorando finché ad inizio giugno salì la febbre a 37.5, le scariche aumentarono (massimo 7-8) e comparvero nausea e vomito. Al che si rivolse prima al medico curante che gli diede un antibiotico che non migliorò la situazione, anzi fece aumentare la febbre fino a 39.5, dopo alla guardia medica. La situazione non migliorava, quindi al settimo giorno di febbre si recò al pronto soccorso, dove dopo aver fatto tutti gli esami del caso gli dissero che era in salute, ma che lo avrebbero ricoverato in modo da avere subito una diagnosi. Dopo 16 giorni di ricovero, numerosi esami e colonscopia, la febbre finalmente scese del tutto e venne dimesso con la diagnosi di RCU con ulcere presenti solo nel primo tratto (retto). Dopo la dimissione ha dovuto seguire una dieta senza scorie per circa 2 settimane, dopo le quali ha potuto gradualmente reinserire tutto senza particolari fastidi. Fino ad una settimana fa la cura prevedeva cortisone (gradualmente ridotto), 3 compresse di pentasa e clistere di mesalazina e ora solo pentasa e mesalazina clisma. Ho potuto constatare che ognuno ha la sua esperienza e dunque non è possibile generalizzare, ma vorrei comunque ricevere un vostro parere perchè mi sento un pò spaventata al momento anche perchè la terapia con il cortisone è conclusa e quindi potrebbe andare in contro ad una nuova fase acuta. Anche mia nonna soffriva di RCU (diagnosticale circa a 70 anni, morta poi ad 85 per altri problemi non legati alla RCU), ma in tutta la sua vita ebbe solo una fase acuta. La cosa positiva è che lui ora sta bene e in generale non è una persona che si butta giù, anzi cerca di guardare sempre il lato positivo. Per quanto riguarda l'alimentazione, ha reintegrato praticamente tutto, nel weekend capita che mangi fritti che non gli creano particolari problemi. Mi scuso per la lunghezza del messaggio... Vi ringrazio per il lavoro che svolgete su questo forum e per lo spazio sicuro creato per confrontarsi! |
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