Salve a tutti, sono Francesca, sono nata e vivo a Catania, ho 30 anni, sono impiegata e sono sposata dal febbraio 2003 ma fidanzata dall’ agosto del 1990; mio marito si chiama Sergio, anche lui è di Catania, ha 31 anni ed è impiegato.
Il mio incontro con il Crohn è avvenuto nel 1991 nel modo più classico “appendicectomia” fortunatamente il medico di allora quando aprì immaginò subito cosa potesse essere quindi non operò ma prelevò solo dei campioni di tessuto intestinale per poter fare la biopsia che ovviamente fù positiva; così iniziarono controlli e 9 pillole al giorno di mesalazina (asacol, pentacol, pentasa, ecc. ecc.) tutto filava liscio solo qualche sporadico attacco di dolori addominali ma niente di rilevante; nel 1995 però cominciavo a dimagrire e i dolori aumentavano; faccio un primo interventino di dilatazione anale(stenosi anale); nel 1996 a febbraio 20 giorni di vomito e diarree continue, sono alta 1.70 e pesavo 40Kg., così con mia madre decidiamo di sentire altri gastroenterologi e mi metto in contatto con il Dott. Cottone dell’ospedale Cervello di Palermo che appena mi visita mi ricovera subito, un mese di parenterale, ed in base a tutti gli accertamenti si arriva alla conclusione che l’unica soluzione è l’intervento, così lui mi mette in contatto con il Prof. Tonelli del Careggi di Firenze, mi ricoverò a Firenze un altro mese e 1/2 di parenterale per tirarmi sù, finalmente l’intervento (7 strutturuplastiche per le stenosi, resezione di 30 cm. di colon, ricostruzione del retto, quindi stomia provvisoria, fistole ano-vaginali), dopo 3 mesi nuovo intervento per chiudere la stomia.
Finalmente sono finiti i dolori però ci sono tutte le conseguenze dell’intervento (diarrea) ma pian piano negli anni la situazione è migliorata. Dopo l’intervento ho continuato a prendere la mesalazina per anni solo che nel 1999 mi sono resa conto che mi provocava dei piccoli dolori addominali quindi ho smesso per un po’ di prendere medicine contro il parere medico, non andava proprio male ma neanche bene. Nel 2001 ascesso pelvico ricoverata a Catania, non sono voluta andare fuori, curato con antibiotici per via endovenosa e intestino a riposo (parenterale) il tutto per un mese fortunatamente è andata bene; però il gastro mi ha consigliato di riprendere le medicine prescrivendomi Codex (fermenti lattici) e un po’ di cortisone 8 mg al dì da diminuire lentamente, visto che non riesco più a tollerare la mesalzina, il problema è che adesso prendo sempre senza interruzione 4 mg di cortisone (medrol) al dì tutti mi dicono di interrompere almeno per un po’ ma non riesco perché sto benissimo (come faccio). In questi ultimi anni il crohn fortunatamente si è fatto sentire poco però nell’agosto del 2004 ho contratto la varicella, che si è attaccata ai polmoni sono collassati ed io sono andata in arresto cardio-respiratorio emorragico, quindi “coma” prima naturale poi farmacologico per 12 giorni, risveglio, 2 pneumotoraci (polmoni dx e sx), insomma 2 mesi e ½ di Rianimazione, ospedale S.Bambino di Catania; mi hanno spiegato che il mio medico di famiglia (era agosto e non sono riuscita a contattare il gastro) essendo a conoscenza della mia situazione clinica doveva farmi interrompere il cortisone immediatamente xchè abbassa le difese immunitarie e inoltre avrebbe dovuto farmi ricoverare subito, invece dopo una settimana dall’insorgere della varicella io e mia madre abbiamo deciso per il ricovero notare che è avvenuto alle ore 14.00 del 14 agosto e sono andata in arresto alle ore 01.00 del 15 agosto 11 ore esatte dopo il ricovero se non fossi stata lì, infettivologia del Ferrarotto di Catania, non so oggi se starei qui a scrivere questo poema. Adesso tutto è tornato alla normalità. Scusate se vi ho fatto due palle enormi la colpa è del mio Angelo Custode, ma vi assicuro che non sarò, mai più, così prolissa un bacione a tutti.