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Alimentazione Tutto ciò che riguarda la nostra alimentazione. Anche i peccati di gola. |
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11-05-15, 14:42 | #1 |
Assistente
Data registrazione: 15-06-12
Località: Campania, Salerno
Messaggi: 568
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Perchè i GE non danno importanza all'alimentazione nelle nostre malattie??
Salve,
dopo anni sono sempre più convinto che una alimentazione GIUSTA per la nostra malattia sia manna dal cielo più di molti farmaci. Ma qual'è questa alimentazione giusta? Perchè i Ge non ci aiutano in questo senso? Perchè pensano sempre e solo alla parte chimica e meccanica della malattia? Sicuri che la soluzione non sia nell'alimentazione e nella psicologia? |
12-05-15, 16:13 | #2 |
Socio Junior
Data registrazione: 27-02-08
Località: Provincia di Ancona
Messaggi: 49
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Purtroppo la medicina ufficiale, come del resto qualunque disciplina, studio o cura ha dei limiti. I GE sanno benissimo che ci sono legami diretti tra la nostra alimentazione, il nostro stato psicologico e la nostra malattia. Purtroppo loro non sanno dove metter le mani semplicemente perchè non è il loro "settore". Purtroppo non c'è a monte un'organizzazione che preveda un'analisi multidisciplinare per la nostra malattia. Devo dire che qualcosa si sta muovendo ma come sempre molto lentamente.
Perciò siccome noi non abbiamo tanto tempo a disposizione per aspettare queste che sembrano delle rivoluzioni organizzative, bisogna che ci organizziamo con le risorse che abbiamo a nostra disposizione. |
13-05-15, 17:22 | #3 |
Assistente
Data registrazione: 15-06-12
Località: Campania, Salerno
Messaggi: 568
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Basterebbe anche solo dirigerci verso un nutrizionista di loro fiducia, uno psicologo di loro fiducia, molti di noi vengono curati (per modo di dire) nei policlinici, secondo me basta poco, son convinto che molti di loro rifiutino questi collegamenti.
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14-05-15, 07:34 | #4 |
Reporter
Data registrazione: 08-01-14
Località: Viterbo
Messaggi: 341
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Purtroppo i corsi di aggiornamento per i medici vengono pagati dalle case farmaceutiche,così come le stesse omaggiano i medici di vacanze ed attrezzature,quindi hanno piu' interesse a darci medicine che indirizzari,verso terapie alternative,come l'alimentazione.
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03-06-15, 11:41 | #5 |
Occasionale
Data registrazione: 01-06-15
Messaggi: 23
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In questo campo potrei scrivere la divina commedia. Tutti sappiamo che l'intestino è il nostro secondo cervello, però non si può sempre attribuire i nostri malesseri ad un fatto psicologico, cosa che tutti i medici dal primo all'ultimo fanno. Purtroppo come ho letto in qualche commento qui nel forum, quando si sta male fisicamente, quando si ha un malessere non si può pretendere di sprizzare di gioia. I nostri dolori non sono piacevoli, passare giornate a fare avanti e indietro letto-bagno perchè magari la sera prima ho sgarrato con una pizza non è per niente piacevole. Quindi penso Sì che uno psicologo può aiutare, ma può aiutare chiunque, perché ci si sfoga si possono dire tante cose e liberarsi. Però non è la cura. Ho speso un sacco di soldi quest'inverno dallo psicologo, ma continuavo a ripetere che non ero depressa, semplicemente stavo male. Andavo molto spesso in bagno. Si era riattivata la malattia tutto qua. Lo psicologo AIUTA, ma NON CURA.
Per quanto riguarda l'alimentazione anche io non mi capacito di come i gastroenterologi non ammettano che ai problemi di intestino vada affiancata una dieta. Io vi posso solo dire che in questo momento non mangio più ne verdura ne frutta. E io sto bene. Non ho confiore di nessun tipo. E ho molta meno aria nella pancia. I medici continuano a dirmi di mangiare verdura... E io continuo a non mangiarne... Si sono rassegnati e mi hanno consigliati di prendere multicentrum, vitamine... Morale--> Penso che la Psicologia aiuti in parte, ma che l'alimentazione sia fondamentale! |
04-06-15, 17:54 | #6 |
Occasionale
Data registrazione: 18-02-11
Messaggi: 22
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I medici curano i sintomi, non le cause.
l'alimentazione giusta per chi ha RCU/CRONH, nel 90% dei casi, è una Paleo (meglio se autoimmune). Se a questo aggiungi omega 3 e vitamina D per le case farmaceutiche sarà un bel problema. Il nostro, di problema, è che queste cose i medici non le dicono (perchè dovrebbero?) e le informazioni girano poco. |
20-08-15, 00:43 | #7 |
Socio ◊
Data registrazione: 10-07-15
Messaggi: 162
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Ma la vit.D stimola il sistema immunitario e noi abbiamo già un sistema immunitario che lavora troppo -la nostra è una malattia autoimmune o no?-Vorrei un Ge malato di Crohn, forse solo chi c'è dentro puo capire.
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24-03-16, 01:07 | #8 |
Occasionale
Data registrazione: 01-03-16
Messaggi: 5
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Stessa domanda che mi sono posta anche io... ho provato a chiedere al mio GE qualche consiglio sulla dieta da seguire ma ogni volta mi risponde che non c'è nulla che non posso mangiare... siccome in questo momento mi trovo in un periodo di fase attiva della malattia voglio provare a fare un tentativo e chiedere consiglio a un nutrizionista sperando mi possa aiutare a migliorare la mia condizione.
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28-04-16, 11:27 | #9 |
Occasionale
Data registrazione: 26-04-16
Messaggi: 22
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Ciao a tutti,
cerco di ripondere alla domanda che da il titolo alla discussione. I gastroenterologi non danno importanza alla dieta perché ritengono che abbia una rilevanza limitata, essendo concausa e non fattore unico per cui si riacutizza la malattia. Nel 1990 fui ricoverato presso un reparto di medicina interna e loro mi diedero una dieta un bel po' deprimente, che io ho seguito scrupolosamente per circa tre anni. Mi erano consentiti solamente: pasta scolata e condita con olio a crudo, carne o pesce cotti sulla bistecchiera, patate lesse, fette biscottate, té. Ovviamente questa dieta non servì a farmi stare meglio. Nel corso dei 10 anni di malattia ho provato anche una dieta a basso contenuto d'istamina, ma anche in quel caso con scarsi risultati. Per un paio di volte, il ricovero ospedaliero è consistito nel tenere l'intestino a riposo per alcune settimane, nutrendomi con la parenterale. Ho provato anche integratori (es. Meritene) e l'alimentazione esclusiva tramite sondino naso-gastrico. Il fatto è che quando la malattia si riacutizza, non c'è dieta che possa far stare meglio. Certo alcuni cibi magari potevano peggiorare lo status, ma alla fine io stesso non vedevo differenze notevoli tra i momenti di "dieta" e quelli in cui mangiavo di tutto. |
31-07-16, 01:12 | #10 |
Occasionale
Data registrazione: 02-03-16
Messaggi: 23
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Non ho ancora molta esperienza con questa malattia avendola da un paio d'anni, ed essendo alla mia prima recidiva. Però ho una madre dietista, che spesso lavora fianco a fianco col ge che mi segue, intervenendo con diete e consigli alimentari dove ce n'è bisogno. Nel mio caso però entrambi non hanno dato troppa importanza all'alimentazione. Ovviamente una dieta sana ed equilibrata è importante per chiunque. Ma se entrambi, soprattutto mia mamma, mi hanno dato il via libera per continuare ad alimentarmi come ho sempre fatto, senza apportare modifiche alle mie abitudini alimentari, evidentemente la cosa non ha molta rilevanza. Ed io mi fido di loro. Abbiamo già troppi disagi, almeno non priviamoci delle cose che ci piacciono.
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