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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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06-03-12, 11:13 | #1 |
Tutor
Data registrazione: 02-03-12
Località: Roma
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Vittimismo
Ciao a tutti e mi scuso in anticipo per lo sfogo.
Ho appena sentito una mia collega/amica che diceva: "Ma perché capitano tutte a me? Ora anche Laura che sta male mi devo subire..." Premetto che proprio per il mio modo di essere e per il mio non lamentarmi mai sono andata avanti 2 anni prima di cercare di capire che cavolo avevo... e ogni volta che avevo dolori e una scarica lo tenevo per me, tanto che quando mi hanno diagnosticato il Crohn la gente mi diceva: "Ma così te ne sei accorta? Senza sintomi?" I sintomi c'erano eccome, ma lo sapevo solo io. Ma possibile che una persona che sente che un'amica è malata la prima cosa che fa è pensare a se stessa e a quello che dovrà passare lei? Ma chi la obbliga? Subire? Subire cosa che cerco di evitare in tutti i modi l'argomento e la butto sempre sulle battute e sul divertirmi? A cosa è dovuta questa cattiveria gratuita? Io lì per lì sono rimasta senza parole... basita! Non le ho detto niente e non so se le dirò mai niente ma è stata una pugnalata, da una che davanti ti dice: "Povera cucciola". MAH! |
06-03-12, 11:42 | #2 |
Socio ◊◊◊◊
Data registrazione: 22-08-10
Località: Prizzi (Pa)
Messaggi: 434
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Benvenuta nel mondo reale!
La gente approfitta della nostra debolezza per buttare veleno però è lì che possiamo capire chi veramente è nostro amico e chi invece si limita a dire cucciola mia! Lo sò che fa tanto male, ma bisogna essere più forte della cattiveria altrui e concentrarsi sulle cose belle della vita e sulle persone che ci amano e che in silenzio ci stanno vicino. |
06-03-12, 12:08 | #3 |
Tutor
Data registrazione: 02-03-12
Località: Roma
Messaggi: 238
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Ovviamente! Ho la fortuna di essere circondata di persone che mi amano e di avere al mio fianco una persona fantastica.
Il resto... dettagli... cose senza conto che feriscono ma che non meritano sprechi di energie. |
06-03-12, 14:25 | #4 |
Tutor
Data registrazione: 09-03-11
Località: Milano
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Mia madre è così. Premesso che non abito più con lei dal 2004. Sto male io e sembra che improvvisamente lei si trasformi in una povera malata terminale che deve anche subirsi il peso del mio malessere. Premetto che mia madre nemmeno sa che ho la RCU e nemmeno tutte le altre magagne, che non ha mai nemmeno saputo le volte che mi hanno ricoverata e che a lei non racconto mai quando sto male.
Questo proprio perchè negli anni mi ha fatto pesare anche ogni singolo starnuto e raffreddore. Purtroppo, come vedi, oltre agli amici c'è anche chi le persone come la tua "amica" le ha proprio in famiglia. |
06-03-12, 15:36 | #5 |
Tutor
Data registrazione: 02-03-12
Località: Roma
Messaggi: 238
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Mi dispiace moltissimo, beh quando le hai in famiglia queste incomprensioni è ancora più difficile... ti mando un forte abbraccio!
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06-03-12, 17:57 | #6 |
Reporter
Data registrazione: 21-09-11
Località: provincia di Verona
Messaggi: 163
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Purtroppo Laura, quelle persone esisteranno sempre. Non possiamo farci nulla. A parte: ignorarle, o per lo meno provarci.
Io come te "incamero" tutto e soffro dentro. E' sbagliato lo so, ma siam fatte così. Quando mi capita di provare a sfogarmi con qualcuno, quasi sempre mi tirano fuori le loro magagne prima ancora di finire le mie. E quasi sempre mi sembra che vogliano fare a gara a chi ne ha di più. E allora mi zittisco. Anche a me è capitato di sentirmi un peso, sia per familiari (anch'io ho una mamma che ne ha una dietro l'altra e che appena le dico che ho un qualche disturbo mi risponde quasi sempre che ce l'ha anche lei... piccolo problema: abbiamo 37 anni di differenza!!) ma dobbiamo cercare di non pensarci e non farci caso, per il nostro bene. Dobbiamo circondarci di persone positive nei nostri confronti, non negative. Solo così potremo star bene anche noi. Un bacio
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*Paola* |
06-03-12, 19:29 | #7 |
Socio ◊◊
Data registrazione: 26-07-11
Località: taranto
Messaggi: 246
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Molto spesso mi chiedo perchè la gente ed anche i parenti siano diventati così cattivi e insensibili, ma non sanno che ahimè le malattie colpiscono tutti senza distinzione è no! Quando poi succede a loro di stare male "apriti cielo", tutto è grave e vogliono compassione. Io della mia malattia non mi lamento mai ne con i miei parenti nemmeno dò peso ai miei figli, non voglio essere una mamma malata, ne essere compatita ma solo un pò di comprensione. Ad oggi a 12 anni di malattia e i miei 44 anni mi hanno rafforzata e purtroppo ho messo un muro di diffidenza tra me e gli altri, vorrei non essere così e lasciarmi andare ma poi quando sento queste cose mi chiudo di più a riccio. Patrizia
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06-03-12, 21:57 | #8 |
Tutor
Data registrazione: 09-03-11
Località: Milano
Messaggi: 234
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Purtroppo è così, molti si lamentano anche per cose di poco conto. Per carità, tutti abbiamo diritto a sfogarci, ci mancherebbe. Solo che quando senti persone che si lamentano perchè devono prendere una pastiglia, un po' ci rimani così così. Per esempio come mia madre, che comunque ha 58 anni e non 28 come me, quando si lamenta per la pastiglia della pressione. Ogni volta le dico: "beata te che ne devi prendere solo una", sapesse che io ne prendo 10 tutti i giorni più altre all'occorrenza.
Insomma, qui ci possiamo capire tutti bene. |
07-03-12, 10:08 | #9 |
Tutor
Data registrazione: 02-03-12
Località: Roma
Messaggi: 238
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Purtroppo le persone che non capiscono "i malati" quando sono sane, non li capiranno neanche quando a loro succederà di ammalarsi perchè si concentreranno ancora di più su se stesse.
Io combatto con gli ospedali da quando ho 13 anni, non per me ma per mia madre che ha avuto tante ma tante di quelle malattie (cancro compreso), alle quali si è aggiunta poi una forte depressione... per me è stato molto difficile comprenderla e starle vicino, specialmente quando dovevo nasconderle i calmanti altrimenti ne abusava... o quando cercava di "togliersi di mezzo", ma non andavo a dire in giro "quanto sono sfortunata IO!", la sfortunata è lei che vive le sue patologie in prima persona... Quando ami una persona la tua forza per accudirla è illimitata... e infatti qui torniamo al discorso di Adele: "concentrarsi sulle cose belle della vita e sulle persone che ci amano e che in silenzio ci stanno vicino" Un abbraccio a tutte voi! Laura |
07-03-12, 10:20 | #10 |
Tutor
Data registrazione: 13-01-10
Località: Cinisello Balsamo (MI)
Messaggi: 560
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Cara Laura,
meglio lasciar perdere certe persone. Quando hai capito di che cosa è capace e fin dove arriva il suo egoismo, trattala da collega e lascia che cresca. Se la vita le darà modo di comprendere la sofferenza e gli effetti che procura al nostro carattere allora avrai ancora qualcosa in comune con lei per definirla amica. Nel frattempo se altri meritano la tua fiducia, tienili stretti e non sprecare le energie ed il tempo con chi non lo merita, la vita è breve e sai come si dice, "non ti curar di loro ma guarda e passa".
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Luca |
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