Vorrei vivere in campagna

[Paola08]

Spero abbiate avuto tutti un buon inizio settimana. Anche se personalmente "I don't like Mondays"- non so se conoscete l'omonima canzone dei Boomtown Rats di Bob Geldof, ispirata alla vicenda di una ragazzina che, dopo aver ucciso e ferito diverse persone un lunedì mattina con un fucile diede appunto, per il suo gesto, questa spiegazione:"Non mi piacciono i lunedì!". Bhè, io certo non arrivo a tanto (vorrei ben vedere!), ma sarà stato il ciclo mestruale, condito di mal di pancia e febbriciattola, però oggi ho fatto una gran fatica a non soccombere all'aggressività e alla cafonaggine della maggior parte della popolazione di questa ex città civile (Roma), scendendo al loro livello.
Forse è colpa di questa pioggia incessante, con tutti i disagi che ne derivano, ma in macchina, per le strade, al supermercato, è tutto uno strombazzare, spintonare, urlare, imprecare ed insultare, che più che al Natale la gente sembra che si stia preparando all'Armageddon, non ne posso più!
Sto cominciando a prendere seriamente in considerazione l'idea di "decentrarmi", vorrei andare a vivere in campagna, ho un cognato (il marito della sorella di mio marito) che fa il contadino e in questa nuova età barbarica ho l'impressione che sia una scelta di vita più "civile", anche per diventare più autarchica e tagliare il più possibile la filiera alimentare, sapendo finalmente cosa metto in tavola e quindi in pancia.
Avete letto, per esempio, le ultime "buone nuove" sul mercato ittico?
A questo punto non mi fido quasi più di niente, "genuino" mi sembra esser divenuto un termine "mitico", di quelli che fanno riferimento alle rimpiante "età dell'oro" e mi chiedo come e quanto tutto ciò incida sulle nostre malattie.
Voi cosa ne pensate al riguardo?

p.s. l'incipit era un semplice "gioco", uno scherzo per introdurre un argomento che invece mi sembra piuttosto importante.
Paola

[kitti]

Io vivo in un paesino spopolato del teramano. Tutti si sono accentrati verso le città dove anche io ho un appartamento ma mi chiedo: ne vale la pena?
Se mettiamo a confronto la qualità di vita mi rispondo che no, non ne vale la pena, anzi, chissà che chi è andato via non torni ai paeselli; vuoi per la tranquillità, vuoi come dici tu per i cibi genuini, per l'aria pulita che si respira, credimi, non c'è confronto. Per chi ha bambini poi credo sia il massimo. Io vedo che qui vengono bimbi che non vorrebbero mai andare via; c'è libertà e fiducia nel prossimo, purtroppo nella città c'è paura.
Chiedo scusa, può essere preso per pessimismo e sarei felice che lo fosse, ma credo sia la cruda realtà.

[Cupelli]

Anch'io vivo in un Paesino ai confini sud della provincia di Siena, in piena campagna.

Calcolate che siamo circa 400 anime, il cinema più vicino è a 30 km, l'ospedale a 40, la banca e farmacia a 6, però ci sono nato e ci vivo veramente bene.

[Alymeraviglie]

Condivido pienamente i vostri pensieri e sono contenta che Paola abbia aperto questa discussione perchè credo che, fondamentalmente tutti ci pensiamo e ne siamo al corrente ma a volte evitiamo di parlarne.
Anche io vivo in un paesino piccolo alle confine tra Umbria e Toscana.
Il comune fa circa 16000 abitanti e credetemi se vi dico che dove sto io si respira veramente aria pura.
Mio nonno e adesso mio padre, da quando è in pensione, hanno un orticello dove io posso andare a "fare spesa" e prendere tutto quello che di più genuino ci sia, tutta verdura fresca di stagione.
Ci sono galline e mi capite se vi dico che mangio uova freschissime!
E poi arriva il fine settimana, che ci sia il sole o che sia brutto tempo è un vero relax soprattutto per la mente. E questo mi aiuta molto a superare lo stress che spesso mi creo a lavoro.
Poco distante circa 2 km ho un boschetto dove in primavera e estate merita di andare a fare lunghe passeggiate per stare a contatto con la natura, cavalli, daini, etc.
Quando hai bisogno di un momento di relax basta solo fare due passi e ti ritrovi in un paradiso.
Madre natura ci offre un mondo, ma spesso non ce ne accorgiamo nemmeno.

[pennilane]

Anch'io vivo in un posto sperduto: la mia casa, insieme ad altre sei, è circondata da boschi e prati. Quando qualcuno mi viene a trovare per la prima volta, mi chiede: "Ma dove diavolo ti sei andata a cacciare?".
E' vero, per andare in città devo prendere la macchina e fare 12 Km, ma non cambierei per niente al mondo. Io e mio marito abbiamo fatto un giardino ecologico, con un piccolo laghetto con pesci e ninfee; gli uccellini ci vanno a bere in estate ed è uno spettacolo. In primavera raccolgo le erbe spontanee, in autunno le castagne e i funghi (che nelle annate buone crescono in giardino), in estate frutti di bosco.
Abbiamo fatto un angolo d'orto che ci dà raccolto per tutta la buona stagione.
Per adesso non ho animali perchè lavoriamo e siamo fuori casa tutto il giorno, ma quando potremo ci prenderemo le galline.
Spesso incrociamo volpi e caprioli, gli scoiattoli sono dietro casa e di notte, in estate, sentiamo i rumori della vita nel bosco.
Tutto questo è impagabile.
La serenità che ho avuto da questo contatto con la natura mi ha molto aiutata anche ad affrontare la malattia.

[topetta]

Il mio desiderio più grande sarebbe proprio quello di vivere in campagna o, ancora meglio, in montagna. Io adoro andare per sentieri e boschi, cercare fiori funghi e farfalle. Sono abbastanza fortunata perchè la mia piccola casina ha un bel giardino e dalle finestre vedo le colline intorno a Prato. Coltivo un minuscolo orticello ed ho una quantità sbalorditiva di piante ( se sono particolarmete a terra vado a fare shopping in una serra). Ho anche diversi animali con cui condivido le mie giornate... ma ne vorrei tanti di più. Vorrei una vecchia cascina con una mucca per il latte, le galline per le uova, un bel maiale da far ingrassare e morire di morte naturale, un orto strapieno di belle verdure, che bello poter sognare.