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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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11-06-11, 23:38 | #11 |
Reporter
Data registrazione: 17-04-11
Località: Messina
Messaggi: 97
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Quello che di bello mi ha dato il Crohn è stato il ridarmi quella curiosità e quella spinta allo studio che stavo rischiando di perdere per strada. E' quella "guerra" alle malattie che, come ho detto una volta, adesso mi sento portare in casa e sono spinto a combattere di più.
Inoltre mi ha e mi aiuterà a capire meglio chi avrò davanti, le persone che passeranno o hanno passato momenti simili ai miei o anche peggiori. Ed è forse questa la cosa più importante, la cosa che in uno studio prettamente teorico e poco pratico, con poco contatto col paziente, si rischia di non imparare. A volte il saper mettersi nei panni dell'altro è la dote che differenzia un medico da un bravo medico. |
01-09-11, 22:25 | #12 |
Reporter
Data registrazione: 16-06-11
Messaggi: 75
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Prima di avere la RCU la mia vita era un pullulare di feste, viaggi, serate fuori, gite con gli amici, insomma non ero praticamente mai a casa e la mia giornata era un susseguirsi di dovere e piacere senza mezzi termini.
Sono da sempre una ragazza iperattiva, curiosa, estroversa e solo il pensiero di dover restare a casa una sera perchè magari avevo la febbre mi faceva stare male. Adesso molte cose sono cambiate, potete immaginare che colpo per una persona come me accettare la RCU, un trauma assurdo che non riesco ancora a digerire. Dopotutto però ho scoperto il piacere di leggere a più non posso, di organizzare feste a casa mia (così evito l'imbarazzo di dover andare in bagno nei locali) e di vedere film. Insomma probabilmente queste cose non avrei mai potuto provarle... |
01-09-11, 23:48 | #13 |
Tutor
Data registrazione: 16-04-07
Località: Vicenza
Messaggi: 267
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A me personalmente la patologia mi ha rovinato la vita, non trovo alcun aspetto positivo!
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04-09-11, 17:34 | #14 |
Occasionale
Data registrazione: 08-12-10
Messaggi: 24
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Il crohn mi ha totalmente cambiato la vita. Quando un anno fa mi fecero la diagnosi ho passato un periodo di depressione quasi patologica... col tempo però l'essere "malato" mi ha dato un motivo per risollevarmi. Se prima stavo spesso a casa a costo di deprimermi ora quando sto bene esco, vado ovunque, non litigo più coi miei, ne con la mia ragazza, non mi stresso più per le stupidaggini e vivo le mie passioni con maggiore spensieratezza, studio con meno ansia, non vivo più la vita con negatività ma sono più positivo, curo anche di più la mia persona e sono più attento agli altri. Credo di essere diventato una persona migliore.
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05-09-11, 17:18 | #15 |
Tutor
Data registrazione: 11-03-09
Località: Novara - Piemonte
Messaggi: 389
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Inevitabilmente la malattia ha avuto un forte impatto negativo sulla mia vita... Ho 23 anni e ancora non sono riuscita a frequentare più del primo semestre del primo anno di università...mentre tutti i miei coetanei ormai sono già laureati e iniziano a lavorare! Inoltre ho rinunciato a dei progetti di vita che portavo avanti strenuamente da anni...e che non avrò mai più il coraggio di riprendere! Arrivare a 23 anni e non sapere ancora chi sarò e cosa farò un giorno è fortemente demotivante, e mi porta costantemente ad avere delle forti crisi di identità...a volte non saprei nemmeno dire chi sono adesso!
Ma c'è un però: probabilmente se non fosse stato per la malattia non avrei mai imparato ad apprezzare davvero la vita, non avrei mai capito quanto c'è di bello nelle piccole cose di tutti i giorni... E soprattutto non avrei mai incontrato tutte le splendide persone che adesso conosco, che mi vogliono davvero bene e che mi stan vicino! E tra queste chiaramente ci siete anche voi!
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Sarah |
08-09-11, 10:08 | #16 |
Reporter
Data registrazione: 21-04-07
Località: Prato
Messaggi: 314
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Quando io ho saputo di essere malata avevo solo 11 anni e per me è stata una notizia come un' altra, non ne capivo assolutamente la portata nè pensavo al futuro. Per me era quasi "normale" stare male, non conoscevo altro modo di stare e non pensavo che c' era tutto un mondo là fuori che non aveva problemi. Crescendo ho sempre visto la malattia come mia, cioè come un pezzo di Elena, come se non fosse possibile che in un universo parallelo io potessi non avere la rcu. I guai sono arrivati col lavoro, con un fidanzato che mi ha lasciata perchè avevo problemi, con la vera vita reale al di fuori del guscio della famiglia. Ma la mia vera crisi e forse la vera realizzazione della portata della mia malattia l' ho avuta con la nascita del mio bambino. Mi distruggeva il vedere ricadere su di lui i miei problemi: avevo la diarrea e la febbre? dovevo mandarlo dai nonni. Gli avevo promesso i giardini? mi era venuto un attacco di diarrea improvvisa e non potevo allontanarmi dal bagno....Il ricovero all' ospedale quando lui aveva solo 2 anni.... e potrei continuare all' infinito. Qui ho davvero sentito la differenza tra le mamme che erano un vero vulcano di energia e me. La cosa che mi ha regalato la malattia? sicuramente riconoscere i veri amici, riconoscere i miei limiti, riconoscere tutto un mondo interiore che una persona sana non è portata di solito a conoscere. Un viaggio introspettivo senza ritorno e che penso durerà per tutta la vita. Io senza la rcu non sarei io e per questo devo dirle grazie.
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09-09-11, 22:16 | #17 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 07-07-11
Località: Tarquinia VT
Messaggi: 57
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Beh devo dire che questa domanda è piuttosto difficile, soprattutto per me che ho scoperto il Crohn a questa giovane età. Però devo dire che pensandoci bene e leggendo i post prima dei miei qualcosa di positivo l'ho trovato. Affrontare la vita giorno per giorno, apprezzando le piccole cose e non dando nulla per scontato. E questo non è poco: prima della malattia non pensavo a tutto questo e non ne capivo l'importanza.
Ovviamente sono contenta di aver trovato questo forum, e se non fosse stato per la malattia non avrei conosciuto (virtualmente) persone meravigliose come voi. Serena |
30-09-11, 20:22 | #18 |
Occasionale
Data registrazione: 30-09-11
Messaggi: 23
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Ragazzi, mi pare il discorso del bicchiere mezzo vuoto e mezzo pieno.
Io però, sinceramente, non riesco davvero a vedere come una malattia cronica, che bisognerà sopportare per tutta la vita, possa aggiungere qualcosa di positivo a quest'ultima. Sarà che sto vivendo un periodo non semplice, sarà che sono a pochi giorni dalla diagnosi e solo all'inizio della cura, sarò che sono in fase acuta, sarà che sono ancora un pò confuso, ma per me, attualmente, non c'è davvero nessuna possibilità di considerare una malattia come un bene. |
01-10-11, 16:33 | #19 |
Socio ◊◊
Data registrazione: 26-07-11
Località: taranto
Messaggi: 246
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Anch'io ho cambiato il mio modo di pensare da quando 12 anni fa ho avuto la diagnosi di rcu. Le varie esperienze con la gravità e l'evoluzione della malattia, l'esperienza con i medici e l'assunzione di diversi farmaci mi fanno affrontare la vita diversamente e il mio futuro lo vivo giorno per giorno apprezzando ogni piccola cosa che mi capita anche la più stupida, anche perchè sono ansiosa ed emotiva di carattere.
Non mi posso angustiare per quello che mi può accadere domani, penso di stare bene oggi anche per domani. E' una filosofia di vita che cerco di portare avanti non con difficoltà ma ci provo. A presto. Patrizia |
14-10-11, 11:02 | #20 |
Socio Junior
Data registrazione: 12-10-11
Messaggi: 33
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Ciao a tutti, confermo che come ogni grande esperienza, il MDC ha cambiato in positivo il mio carattere e il modo di affrontare la vita. Non è stato per niente facile arrivare a questo stato mentale, sono passata attraverso dei momenti molto difficili, e la cosa più difficile è stata non perdere la testa!
Scusate, ma non mi sento di dire che c'è un lato positivo in questa malattia. Non ce la faccio proprio! |
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