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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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14-03-15, 22:36 | #11 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 22-01-12
Messaggi: 50
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Sono dell'idea che va detto subito, non perché sia un problema, un difetto o un handicap, ma perché volere o non volere fa parte di ciò che siamo. Io al mio attuale ragazzo l'ho detto prima ancora del primo appuntamento mettendo in chiaro che per me equivale a dire, descrivendomi, che ho gli occhi azzurri ed i capelli castani... Sono fatta così, con un intestino un pochino particolare, che ogni tanto fa i capricci... La sua unica reazione è stata quella di non vedere un problema, anzi ha capito che parte del mio carattere è quello che è per tutto quello che ho dovuto passare. Se dico che ho mal di pancia mi chiede se ho mangiato schifezze e mi guarda storto, ma poi va a farmi una camomilla e mi coccola aspettando che stia meglio. Viste le esperienze passate, dove all'inizio c'è stato chi a parole ha detto che non era un problema, ma di fatto mi ha etichettato come "malata" e quindi come debole, ho preferito chiarire subito tutto. Non sono malata e tanto meno debole. Ho un intestino che vive vita propria, ma ci stiamo attrezzando per convivere sempre meglio.
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17-03-15, 08:45 | #12 |
Occasionale
Data registrazione: 25-10-14
Messaggi: 7
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Secondo me va detto subito anche per una questione di rispetto e di onestà, se una persona non è in grado di affrontare questa situazione se ne andrà prima o poi e per come la penso io è meglio prima che poi. Non voglio obbligare nessuno ad accettarmi o a starmi vicino per quello deve sapere subito che come ci saranno periodi più normali possono esserci anche periodi brutti ed è proprio li che serve la vicinanza di una persona che capisca e che non faccia pesare una situazione già complicata. Se c'è vero amore si affronta e si supera tutto insieme altrimenti è meglio stare soli.
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18-03-15, 19:23 | #13 |
Socio ◊
Data registrazione: 17-06-14
Località: Torino
Messaggi: 107
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Ciao a tutti, io non direi niente fino a quando non c'è un sentimento vero nella coppia, o se dovessi dirlo lo farei ma senza drammatizzare troppo per non spaventarla più del dovuto! Resto comunque dell'idea che vorrei trovare una compagna con il mio stesso problema! Sarebbe molto più facile per entrambi e non sarei guardato con occhi stralunati quando sto male... purtroppo è vero che se le cose non le vivi sulla pelle non le puoi capire, IL SAZIO NON CREDE AL DIGIUNO, niente di più vero!! Amore mio ma dove sei!?!?
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21-03-15, 18:30 | #14 |
Moderatore
Data registrazione: 20-03-10
Messaggi: 896
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Mike, la penso anche io come te: chi non ha una MICI non può capire.
Una persona con il nostro stesso problema potrebbe comprendere al 100%, ma poi mi chiedo: fino a che punto? Io fino ad ora ho sempre rivelato all'inizio la mia condizione e non ti nascondo che alle volte me ne sono pentita perché mi è capitato di dire della mia malattia e poi (per altri motivi) la frequentazione non è andata a buon fine e mi sono ritrovata con l'avere una persona in più al corrente della mia malattia (sono molto riservata e meno gente lo sa e meglio è).
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Ory |
24-03-15, 13:02 | #15 |
Socio Junior
Data registrazione: 08-05-14
Messaggi: 35
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Faccio un po' la voce fuori dal coro: secondo me accettare di stare con qualcuno con una MICI è questione di carattere, non tanto di avere la stessa malattia. Certo, il fatto di condividerla aiuta, non solo dal punto di vista psicologico ma anche "pratico": dalle medicine ai cibi, ai "giorni no",... non hai bisogno di spiegare all'altro come e cosa ti senti perché ha già capito al volo la situazione.
Ma se una persona è realmente innamorata di un'altra, imparerà ad accettare anche questo lato di lei particolare. Anche perché, se noi siamo oggi quel che siamo (e in generale sensibili, coraggiosi, empatici, altruisti, ecc.) è anche grazie alla nostra condizione. Per quanto mi riguarda, stare con una persona che ha il mio stesso problema, mi renderebbe più tranquilla, soprattutto all'inizio della relazione. Però poi mi farei alcune domande del tipo: "E se volessi avere dei figli, avrebbero probabilmente la nostra malattia. Me la sentirei di rischiare così tanto?" oppure "E se quando io sto male, sta male anche lui, magari in risposta allo stress della mia MICI, o vice-versa? Come faremo?". Magari sono troppo razionale ma se anche il mio "lui" ha MB o CU, sono argomenti che condividerei seriamente. |
31-03-15, 13:48 | #16 |
Occasionale
Data registrazione: 31-03-15
Messaggi: 7
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Ciao ragazzi, io ho da poco iniziato una relazione e ho detto tutto della mia malattia di Crohn che ho alla mia ragazza. L'ho fatto per mia scelta e credo sia stato giusto così perché un rapporto prima di tutto si basa sulla sincerità e poi è anche giusto poter mettere il/la proprio/a fidanzato/a di fronte alla scelta se accettare o meno la nostra malattia.
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05-04-15, 20:57 | #17 |
Assistente
Data registrazione: 15-06-12
Località: Campania, Salerno
Messaggi: 568
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Dovete partire da un presupposto: voi non siete anormali!
Non dovete assolutamente giustificare la vostra malattia e il vostro poter avere dei problemi in futuro. O nell'immediato presente ovviamente. Che sia uomo o donna, chi ci tiene a voi, lo dico davvero, sorpasserà qualsiasi vostro problemino, o problemone. Qualsiasi. Cercherà di aiutarvi, e vi lascerà solo se foste voi a non voler essere aiutati. Gli uomini e le donne stanno insieme fondamentalmente per una sola ragione: sentirsi meno soli. Non è il sesso, cosa che si può trovare facilmente anche a pagamento. È la solitudine, quindi siate piuttosto degli amanti valevoli, delle persone che si impegnano nella relazione. E smettete di pensare alla vostra malattia anche in questo caso. Se il partner vi lascia per questo, fidatevi: non teneva a voi. |
16-04-15, 16:34 | #18 |
Occasionale
Data registrazione: 11-10-14
Messaggi: 23
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Io dopo 20 anni mi sono separato. Chi avevo a fianco non mi ha mai capito. Ora ho una compagna che mi ha accettato per quello che sono e non mi ha mai rinfacciato di avere il Crohn e comunque penso che sia meglio stare da soli; alle volte ne ho bisogno.
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30-04-15, 14:25 | #19 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 28-04-15
Messaggi: 89
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Secondo me quando senti che la persona al tuo fianco è veramente importante per te glielo dici di tua spontanea volontà...
Se non ne parli vuol dire che non lo reputi una persona importante ma solo una storiella e di conseguenza non sei innmorata. |
02-05-15, 23:46 | #20 |
Occasionale
Data registrazione: 23-12-14
Messaggi: 9
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Io sto insieme ad una ragazza da 3 settimane e le ho parlato del mio problema in modo abbastanza superficiale, un po' come se fosse un'intolleranza, so che é sbagliato non essere sinceri ma non me la sono sentita, sará forse perché per ora sto bene e quindi trascuro il problema. Quando starò di nuovo male, perché giá so che succederá, gliene parlerò meglio.. l'unico problema é che per cercare di essere il più normale possibile con lei certe volte mangio schifezze che sarebbe meglio evitare.
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