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Prime Domande Dopo essersi presentati, se indecisi su dove scrivere, i malati di Crohn, Colite Ulcerosa o Colite Indeterminata possono porre le prime domande in questa sezione. Le "Presentazioni" dei nuovi iscritti che contengono domande saranno spostate in questa sezione e lo Staff probabilmente dovrà modificarne il titolo. |
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Strumenti discussione | Modalità visualizzazione |
12-01-07, 08:58 | #11 |
Socio Senior
Data registrazione: 04-10-05
Località: Firenze
Messaggi: 1.613
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Ricorrere ad un supporto psicologico, se ne sentiamo la necessita', non e' una vergogna ma un atto di profondo rispetto verso noi stessi e chi ci sta vicino.
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30-08-12, 18:29 | #12 |
Tutor
Data registrazione: 17-02-12
Messaggi: 183
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Ciao a tutti.
Partecipo a questa discusione anche se vedo che è ferma da tempo... speriamo di rianimarla perchè molto interessante. Dunque, in seguito a un periodo di forte stress emotivo, strapazzo fisico e alimentazione un po' meno controllata la mia condizione (sono in cura per Crohn e fistole plurirecidive per cui sono stato operato varie volte) è peggiorata dopo un inizio di terapia con Humira 40 che sembrava andare nella giusta direzione. Mi sembra di essere entrato in un vicolo cieco o meglio in un circolo vizioso che non riesco a spezzare: peggio sto fisicamente e più la mia ansia e depressione aumentano, scaricandosi a loro volta sul mio intestino che a sua volta peggiora... e ricominciamo da capo... Sono in cura da uno psicoterapeuta (da circa un mese e mezzo) che mi sta aiutando a gestire il tutto. Probabilmente diversi di voi avranno subito un abbandono o un dramma sentimentale durante la malattia, quindi sapranno cosa si prova. Per me è stato devastante, e nonostante adesso, a distanza di qualche mese dal crack (accaduto durante la fase acuta della malattia, poco dopo l'operazione...) stia un pelo meglio e inizi a mettere le cose in prospettiva ci sono giorni in cui il peggioramento della mia condizione fisica mi causa dei profondi stati di depressione. Mi sento un pilota con la macchina ai box, vorrei correre, fare, vivere ma non posso e questo mi frustra molto. Gli amici mi invitano a uscire ma la mia stanchezza alla sera (dopo una giornata passata trascinandosi a lavoro cercando di concentrarsi e essere produttivi) mi lascia spossato sul divano, spesso in preda a altre scariche (dopo tutte quelle passate in giornata). Come gestite voi questo tipo di situazioni? L'ansia, lo stress,etc... Riuscite a convivere con la malattia e "controllare" i vostri pensieri e stati emotivi in modo da non peggiorare la situazione? Grazie a tutti. |
10-10-12, 23:29 | #13 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 10-02-12
Località: centro Italia
Messaggi: 80
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Rispondo con un po di ritardo a questo post.
Credo che il nostro corpo è formato oltre che da organi tangibili, anche dai nostri pensieri, dai nostri sentimenti. Come curiamo un dente che ci fa star male così dovremmo curare la nostra psiche se ce lo chiede. Senza tanti problemi, credo. |
11-10-12, 13:03 | #14 |
Tutor
Data registrazione: 02-03-12
Località: Roma
Messaggi: 238
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Anche io rispondo in ritardo, non avendo visto prima questo post.
E' vero, a volte, come capita a Gerax, dopo una giornata a trascinarsi (giustissimo termine) a lavoro, la voglia di fare qualcosa è veramente poca ed è facile entrare in uno stato apatico, io ogni tanto me lo concedo, ma dobbiamo fare attenzione a non entrarci completamente. Da tre anni a questa parte vivo al di sopra delle mie forze, a volte non ascoltando il mio corpo, questo probabilmente non è proprio un giusto comportamento per la malattia, ma devo dire che per la mente è meglio. Non bisogna ascoltarsi troppo e non prendersi troppo sul serio fissandosi sulla propria patologia e sulle paure delle conseguenze. Fin da piccola ho imparato che qualsiasi cosa si faccia non si riesce ad evitare la sorte. Vivere in pace con se stessi è molto importante e, soprattutto, fa vivere a pieno la vita. Non posso immaginare ad esempio di dover morire domani e di aver passato anche solo gli ultimi tre mesi o tre settimane a piangermi addosso, perdendomi qualcosa di meraviglioso che la vita ci offre sempre, anche quando non ce ne accorgiamo. Con questo non voglio assolutamente dire che i trattamenti psichiatrici, psicologici, psicoterapeuti ecc.. non siano efficaci, ma sicuramente ci dobbiamo mettere del nostro per uscirne. Non sempre la persona che cerca un aiuto psichiatrico è pronta ad uscirne, parlo per esperienza di mia madre, 15 anni di terapia e lei ancora è in depressione profonda. Il lavoro grosso lo dobbiamo fare soprattutto noi, trovando la forza per vivere, in ogni situazione.
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---------------------- Laura |
13-10-12, 20:51 | #15 |
Reporter
Data registrazione: 12-06-12
Località: Parma
Messaggi: 108
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Anche il mio Crohn è molto psicosomatico.
Quando vivo periodi di forte stress, ansia e tensione, per non parlare di arrabbiature, ecco che si scatena all'istante con forti dolori addominali. Mi succede spesso dopo una litigata, e non penso sia dovuto solamente a fattori esterni; quindi si, la reputo anche io abbastanza psicosomatica. Lucilla, come tutti sopra ti hanno detto, anche io ti consiglio di vivere serena e goderti giorno per giorno la tua vita, sei troppo giovane per limitarti ai pensieri negativi, pensa sempre che cè chi stà peggio. |
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