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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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Strumenti discussione | Modalità visualizzazione |
20-09-07, 13:38 | #11 |
Tutor
Data registrazione: 30-10-06
Località: Orbassano
Messaggi: 1.002
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Concordo in pieno con Luna. La concentrazione diminuisce di giorno in giorno. Studiare diventa difficile, come lavorare. Sicuramente possiamo farcela anche noi, anzi. Concordo inoltre con quanto detto da Pierpaolo, laurearsi con i propri tempi va benissimo ma questi tempi non devono essere lunghissimi, altrimenti addio lavoro.
Io ho sempre (o quasi) lavorato durante gli studi, per aver una piccola indipendenza economica. Forse è stato quello uno dei miei più grossi errori, fare troppo, bene e subito.
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Patt |
21-09-07, 09:17 | #12 |
Reporter
Data registrazione: 26-03-06
Località: tra como e milano
Messaggi: 1.794
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Ci mancherebbe Bice, non ti preoccupare!
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08-11-07, 18:27 | #13 |
Occasionale
Data registrazione: 21-06-07
Messaggi: 4
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Ciao, ho scoperto da pochi mesi di avere il MdC. Studio medicina a Perugia (questa città sta impazzendo!) e finora la malattia non ha mai influenzato la mia carriera universitaria. Non sono mai stato particolarmente male e forse un giorno in cui (Dio non voglia!!) questo accadrà, mi rimangerò le queste parole. Certo, lo stress e la tensione non aiutano chi ha i nostri problemi, così io appena finiti gli esami mi prendo un periodo di vacanza in cui non penso assolutamente a niente! (A Folina consiglio di stare il più lontana possibile dal caffè perché è un eccitante, quindi stimola i muscoli della parete intestinale a contrarsi=dolori e diarrea). Quando mi sento fiacco, io dormo cinque minuti e ritrovo lo sprint iniziale! Faccio comunque i miei complimenti a chi, pur stando molto male, riesce a portare avanti gli studi!
Ultima modifica di patt : 08-11-07 alle ore 18:34 |
08-11-07, 21:03 | #14 |
Occasionale
Data registrazione: 11-09-07
Messaggi: 6
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Ho la RCU da 18 anni.
Ho iniziato al liceo a non stare bene. Il medico diceva che era tutto dovuto allo stress e mi aveva mandato da una psicologa. Ovviamente i risultati erano inesistenti. Dopo 4 anni, frequentavo l'università, mi sono sentita male all'improvviso e sono stata ricoverata. Da lì la diagnosi. RCU. Devo dire che la cosa non mi ha particolarmente colpito. Anzi sono stata sollevata perchè temevo un tumore, sollevata perchè non ero svitata come diceva il mio medico (che poi ho mandato a quel paese), sollevata perchè finalmente avevo i farmaci giusti per stare "decentemente". Ho avuto i miei problemi, le mie recidive, etc. ma penso che la RCU mi abbia anche arricchito dentro. Voglio dire che mi ha rafforzato, reso tenace, più responsabile, attenta a chi soffre. Quando sto male (di solito sempre dopo periodi "veramente" stressanti e tristi che purtroppo non mi sono mancati nella mia vita) ho una recidiva. E' come un segnale che il mio corpo mi dà per farmi capire che devo cambiare rotta. Certo, devo ancora lavorare molto su me stessa. Prendermela di meno e con un pizzico di ironia non mi guasterebbe davvero. Per quanto riguarda lo studio, la RCU non mi ha fermato proprio. In alcuni periodi mi ha rallentato (se finivo all'ospedale) ma fermato mai. Anzi ha rafforzato ancora di più il mio desiderio di raggiungere i miei obiettivi. La malattia non mi deve dominare o almeno farò il possibile che non accada. Mi sono laureata. 10 anni fa ormai. A pieni voti. Ho trovato un lavoro stimolante e impegnativo. Sono talmente coriacea che in 7 anni mi sono assentata per la mia RCU al max 7 giorni. Forse ho avuto la fortuna di non avere una RCU particolarmente estesa, anche se nell'ultimo anno ho avuto 3 recidive. Diciamo che la mia filosofia è: se le cose vanno male non devo dare io il mio contributo per farle andare ancora peggio... |
09-11-07, 14:51 | #15 |
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Data registrazione: 04-11-07
Località: Bologna
Messaggi: 450
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Da quando il morbo di Crohn ha cominciato a farsi sentire (al secondo anno della mia carriera universitaria) ho notato un netto calo della mia concentrazione e della memoria. Si è ormai instaurato un quadro di anemia cronica che fatico a curare anche con il ferro endovena e questo non mi aiuta. Tutto ciò si sta traducendo in un ritardo negli studi ed in una graduale perdita di stima in me stesso. Tuttavia, riesco ad ottenere ottimi risultati negli esami anche se con una fatica immensa.
Un "in bocca al lupo" a tutti gli studenti, ma anche a chi lavora che, forse, ha più problemi di noi. |
24-11-07, 23:10 | #16 |
Occasionale
Data registrazione: 22-04-07
Messaggi: 7
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Io ho iniziato a stare male all'inizio di quest'anno, in piena sessione d'esami. Stavo preparando Anatomia I, e sono riuscito a darlo per un pelo. Ricoverato 10 giorni dopo l'orale, mi hanno diagnosticato un morbo di crohn. Mi ritrovo al 3° anno di medicina con due esami indietro, Fisiologia I e Anatomia II, ma è prassi comune per qualsiasi studente di medicina arrivare al 3° anno con qualche esame indietro. Quindi l'unico rammarico è che potevo arrivare senza esami indietro, o solo con uno, se non fossi stato ricoverato anche a settembre, altra sessione di esami.
Diciamo che le difficoltà e gli svantaggi con cui mi son dovuto confrontare, sono i momenti di stanchezza assoluta e di malessere generale che tolgono intere giornate di studio. Purtroppo un malato di crohn, in media perde 2-3 settimane all'anno, ricoverato in ospedale, senza contare le giornate in cui sta meno bene. Bisogna sfruttare bene i periodi nei quali si sta bene. L'importante è non demordere, non scoraggiarsi. Anzi, il sostenere un esame, e passarlo è un motivo di soddisfazione in più, sapendo la condizione non facile in cui mi trovo a prepararlo. |
29-11-07, 17:18 | #17 |
Occasionale
Data registrazione: 27-11-07
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Leggendo un pò dei vostri interventi in materia di studio credo che inconsciamente io stia cercando una giustificazione più o meno plausibile ai miei insuccessi universitari. Ho scoperto la mia rcu solo da qualche mese ma soffro di diarrea e, pensavo colon irritabile, già da cinque anni circa.
Prima di luglio mi sono sempre rifiutato di consultare un medico ma poi non ne ho più potuto fare a meno. Il GE dice che il mio intestino è in pessime condizioni da almeno 2 anni. Posso dire che durante la fase acuta della malattia è oggettivamente impossibile studiare e credo fare la qualunque cosa; per il resto in effetti non riesco mai a studiare come vorrei, non riesco mai a dare il massimo e a concentrarmi come dovrei. Da tutto ciò i conseguenti ed inevitabili sensi di colpa che non credo facciano bene al mio intestino e a me stesso. Non so quanto tutto ciò sia effettivamente imputabile alla malattia, so soltanto che vado per inerzia sperando che le ultime sette materie (per la laurea di primo livello ovviamente) finiscano presto! |
29-11-07, 20:35 | #18 |
Occasionale
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Io ora sto vivendo il problema. La rettocolite mi ha fatto perdere un anno e mezzo di università. Ora che sto bene, sono talmente arrugginito che studiare sta diventando un peso assurdo.
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30-11-07, 21:17 | #19 |
Tutor
Data registrazione: 28-11-07
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A causa dell' RCU ho "perso" molti appelli (parlo di esami, ovviamente)!
Come si fa a studiare con le strizze all'addome? Come si fa a studiare quando ogni 5 minuti bisogna correre in bagno? Come si fa a studiare se, a seguito di una "strizza", non ce la si fa nemmeno a stare seduti? E quando non ci sono le strizze, la diarrea, le corse in bagno, ecc... C'è il mal di testa, la stanchezza, la sonnolenza e la scarsa concentrazione: non ce la faccio più! |
30-11-07, 23:37 | #20 |
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Io ho lasciato l'università, da Novara andavo a Milano ogni giorno ed avevo anche tutti i pomeriggi. Fisicamente e mentalmente non ce la facevo, inoltre non mi avevano ancora diagnosticato il Crohn ed io passavo le lezioni in bagno perchè stavo davvero male.
Mi spiace molto perchè biotecnologie è davvero una bellissima materia. |
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