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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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01-07-12, 13:02 | #31 |
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Data registrazione: 17-02-12
Messaggi: 183
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Beh...ieri alla fine dopo due giorni la risposta è arrivata. Abbastanza lapidaria...poche parole, "Sapere di avere ragione a volte è spiacevole ma molto probabilmente è meglio così, certe consapevolezze aiutano", a mettersi a posto la coscienza dico io...
Il problema è sempre lo stesso. Sto molto male, emotivamente, non riesco a farmene una ragione in questo momento. Il fisico, pur ancora molto debole, sembra sulla buona strada, ma sono emotivamente devastato e ho paura che questo possa nuocere alla mia ripresa, o comunque allungarne i tempi. E' veramente il momento più duro che ho mai dovuto affrontare. Sperimentare l'abbandono in una situazione di malattia è una sofferenza atroce per cui purtroppo non esiste antidolorifico. Sto cercando di mettere in pratica un distacco totale, senza più messaggi, emails etc...ma non è facile liberarsi di ricordi e sensazioni che mi assalgono in ogni momento, scatenate da cose semplici, come un ristorante in cui siamo stati insieme a cena o un posto in cui abbiamo fatto una passeggiata. Spero che la psicoterapia che inizierò lunedì mi faccia fare un percorso che mi permetta di non svegliarmi e addormentarmi con l'ansia al più presto, come spero che tornare al lavoro mi permetta di tenere la testa impegnata. Venerdì farò il secondo ciclo di Humira e spero di vedere i miglioramenti progredire ancora come ho visto in questa settimana. |
02-07-12, 12:06 | #32 |
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Messaggi: 142
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Come si superano questi momenti? Con il tempo, è una medicina che cancella tutto, anche gli abbandoni più violenti (come quello che dovetti subire io). Mi sembrava di non sopravvivere ai dolori fisici della RCU e al trauma del contemporaneo abbandono, invece non appena la rcu entrò in remissione, iniziai a pensare a me stesso, mi buttai a capofitto negli studi (e poi nel lavoro), soprattutto conobbi altre donne, e riassaporai il piacere di stare con una donna non per cancellare la precedente. A quel punto ero guarito, la mia ex definitivamente cancellata, al vortice dei dolorosi ricordi quotidiani era subentrata una totale indifferenza. Tu puoi solo favorire il trascorrere del tempo, eliminando per quanto possibile i ricordi che ti assalgono, dedicandoti ad altro, concentrandoti sul lavoro e, soprattutto, provando nuove emozioni e conoscendo altre donne. Vedrai che cio' che oggi ti sembra un sentimento incontrollabile tra qualche tempo non esisterà più.
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02-07-12, 16:39 | #33 |
Tutor
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Messaggi: 183
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Grazie della tua risposta.
Oggi sono rientrato a casa mia (ero in appoggio dai miei durante la convalescenza) e devo dire che è stato un momento piuttosto duro, ritornare in questa casa in cui so lei non tornerà più...mi assalgono i ricordi e l'ansia. Non è facile tenerli a distanza... So che il tempo lenirà il dolore, ma ho anche la paura che il futuro possa essere altrettanto doloroso, che sia fatto di solitudine e che sia difficile incontrare altre donne con cui iniziare una nuova storia. Sento un senso di vuoto enorme e la sua mancanza mi pesa in questo momento. Stasera avrò il primo colloquio con lo psicoterapeuta, non mi aspetto che mi dia sollievo, ma spero che possa gettare il primo sassolino per un percorso di guarigione. E' incredibile come io stupidamente stia mettendo questo problema davanti a quello della mia salute, che oggettivamente sta meglio. In maniera inconscia appena il fisico sta meglio il cervello sposta l'attenzione su altri problemi e mi fa stare male come in questo momento. Nei momenti di lucidità ho perfettamente chiare le cause del suo abbandono, della fine della nostra storia e del suo comportamento. E lucidamente capisco che la cosa non poteva funzionare. Ma in questi momenti, specialmente quando sono solo la parte emotiva prevale ed è molto difficile controllarla. Domani vorrei rientrare a lavoro, per tenere la mente impegnata, sono ancora piuttosto debole, non ho tono muscolare e le 2 rampe di scale per arrivare in casa mi fanno venire il fiato corto. E' frustrante affrontare tutto questo da solo, e non riesco a smettere di pormi domande sul come sarebbe stato se lei non mi avesse abbandonato. Scusatemi, ma è un momento impegnativo. Spero che lo psicoterapeuta sia daccordo a lavorare prima su questo problema, in modo che io possa poi concentrarmi unicamente sulla mia guarigione, che sento, questo ulteriore problema sta rallentando... Grazie delle vostre parole. |
02-07-12, 18:04 | #34 |
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Messaggi: 266
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Nocolon ha ragione su tutto, carissimo Gerax..
Devi solo lasciar trascorrere il tempo... e un giorno riuscirai a dare un nuovo titolo alla discussione che ha suscitato l'attenzione di ogni iscritto in questo forum... Riscrivi da capo la tua vita, buttati sul lavoro e su distrazioni di ogni ordine e tipo... Vedrai che tra qualche tempo, il titolo della discussione che hai aperto sarà: "La prospettiva di avere una nuova vita" In bocca al lupo per la psicoterapia. Un abbraccio!
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Claudia |
06-07-12, 12:09 | #35 |
Tutor
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Messaggi: 183
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Ciao a tutti.
Come sempre vi ringrazio per le vostre risposte. Oggi ho fatto il secondo ciclo di iniezioni di Humira 40 (sono riuscito a farmele da solo!), adesso credo potremo veramente vedere se laa mia reazione alla terapia è quella che mi è sembrata in queste prime due settimane. Speriamo bene Mi sento fisicamente meglio, ancora un po' debole, ma in lenta ripresa, purtroppo ancora un po' di colichette nei momenti "topici", ma poi passano. Le ferite al "sedere" stanno guarendo, nonostante sedersi e muoversi sia ancora un po' fastidioso, specialmente dopo i momenti "topici". Cerco di essere ottimista e guardare alla mia vita come se fosse normale o quasi, provando a programmarla per quello che è possibile. Purtroppo le ferite sentimentali sono ancora troppo fresche per non rappresentare un peso, e ho ancora momenti di sconforto e angoscia abbastanza dolorosi... lo so, ci vuole tempo, e me lo ripeto ogni volta. Il problema è che nonostante stia mettendo in pratica il cosidetto "distacco totale" vedo la mia ex in ogni cosa che faccio...anche quando tento di distraarmi in ccompagnia degli amici mi basta vedere una coppia felice scambiarsi effusioni per far partire i ricordi, la nostalgia, il dolore. E' molto pesante e a momenti mi sento molto solo. Recuperare l'equilibrio e la serenità dello stare da soli necessiterà di tempo. Lo so che ce la farò e che la vita va avanti. Ho lucidamente realizzato che la mia storia non poteva funzionare, almeno non alle condizioni in cui si era bloccata. La cosa che mi da più dolore e rammarico (e che mi piace pensare lo dia anche a lei) è che eravamo veramente fatti l'uno per l'altra, e che il problema non è nato da delle diversità fra noi, ma da una differenza di maturità, quella che io ho e che lei non ha: alla fine, parlando con un collega che ha dei contatti con lei è venuto fuori che il motivo per cui ci siamo lasciati è stato che io volevo mettere su casa e lei no... problema che probabilmente è sempre stato latente e che si è concretizzato nel momento in cui, dopo un anno e mezzo di storia a distanza io mi sono trasferito dove vivo attualmente per avvicinaarmi a lei, cosa che quindi mi ha fatto molto dubitare sulla verità e del suo amore per me, che ora considero più un'infatuazione, un sentimento che c'è stato, che per un periodo è stato forte ma che non aveva da parte sua basi solide per poter durare nel tempo. La psicoterapia credo mi servirà a trovare in me gli strumenti e le risposte per poter superare il distacco, tornare alla mia vita, recuperare la mia salute e con essa la gioia di vivere, e possibilmente (e questo tutt'ora mi spaventa) incontrare un'altra persona, migliore di questa, con cui proseguire e costruire il mio futuro. Grazie ancora a tutti voi, leggere le vostre risposte mi da conforto nei momenti oscuri. |
22-07-12, 13:39 | #36 |
Assistente
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Messaggi: 568
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Ciao Gerax,
capisco molto bene la tua situazione, penso che qua dentro in molti possano capirla. L'attaccamento emotivo non è mai salutare, stai soffrendo, non reprimere questa sofferenza, vivila con tutto te stesso, assaporala, non combatterla, comprendila, è da qui che diventerai più forte. Adesso so che non puoi capirmi, non puoi comprendermi, ma fidati, che tutto questo ti metterà alla prova, forse più del Crohn. Se riuscirai ad essere consapevole che non è una chiusura alla vita ma, anzi, una scintilla che può aprirti nuovi mondi crescerai, crescerai tanto. Auguro che tu veda questo periodo nel modo giusto. |
27-08-12, 18:43 | #37 |
Tutor
Data registrazione: 17-02-12
Messaggi: 183
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Ciao a tutti.
Volevo solo aggiornarvi sullo stato delle cose visto che è da un po' che non scrivo. Allora, parte prima... la mia storia si è definitivamente chiusa, con un ultimo doloroso incontro in cui abbiamo cercato di spiegarci reciprocamente le motivazioni dell'accaduto, o meglio lei ha cercato a me di spiegare le sue. Conclusione: è meglio che non vi dica perchè vi mettereste a ridere. Io sostengo che comunque la fase acuta della malattia per lei è stata il colpo di grazia a una situazione che stava lentamente degenerando da mesi: il mio precedente intervento e il suo insuccesso che mi/ci avevano condizionato la vita negli ultimi mesi per lei sono stati troppo limitanti, vedermi al mio minimo storico dopo l'intervento credo le abbia proiettato agli occhi quello che avrebbe potuto essere la sua vita futura con me e essendo abbastanza egoista (secondo me anche un po' oltre l'egoismo "sano") ha scelto e le è sicuramente dispiaciuto... Lo psicologo da cui sto facendo terapia mi sta dando una mano a superare questo momento non facile. Oggi, a tre settimane da questo incontro sto un po' meglio, ho iniziato a elaborare il lutto, anche se l'umore è instabile e so che mi mancherà molto. Spero di arrivare presto al momento in cui i ricodi, che ora fanno male, non saranno più dolorosi e io possa aprirmi a nuove possibilità. Ma soprattutto... il mio obiettvo principale adesso è tornare a stare bene, visto che questa situazione stressante si è abbattuta molto pesantemente sulla mia condizione fisica, causandomi un peggioramento della situazione che dopo oltre un mese di trattamento con Humira 40 mi sembrava in lieve miglioramento. Adesso purtroppo dopo una settimana di vacanze inventate per cercare di svagarmi e rilassarmi purtroppo sono tornato a coliche e scariche (che invece si erano notevolmente ridotte nel mese precedente), e questo mi preoccupa un po'. Ammetto che ho avuto un po' meno cura di me stesso dal punto di vista alimentare in quella settimana, però mi pare strano possa aver causato questo peggioramento. Probabilmente stress più alimentazione sbagliata hanno fatto reinfiammare il mio retto-sigma... Ad ogni modo, domani farò le analisi del sangue di controllo mensile e le invierò ai GE che mi seguono spiegando loro la situazione, se un peggioramento ci può stare nel corso della terapia, oppure se è il caso di intervenire in maniera più aggressiva. Spero mi diano risposte perchè mi sono un po' preoccupato... Grazie a tutti voi L. |
06-11-12, 11:20 | #38 |
Tutor
Data registrazione: 17-02-12
Messaggi: 183
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Ciao a tutti.
Riprendo questo thread a quattro mesi di distanza da quando l'ho iniziato. Se rileggo i miei messaggi di quel periodo pare impossibile che oggi sarei potuto arrivare a dirvi quello che sto per scrivere. Ebbene, la mia situazione è veramente cambiata e per la prima volta in mesi (per non dire anni) inizio a credere che la mia vita possa tornare a essere quella di una volta, o quanto meno quasi normale. La terapia con l'Humira sta finalmente iniziando a dare dei risultati, grazie anche alle terapie antibiotiche che parallelamente le sono state affiancate e che hanno eliminato quelle probabili sub infezioni che impedivano al farmaco di fare effetto. Vedo ogni giorno dei piccoli miglioramenti, le scariche sono sparite, il mio intestino sembra tornare lentamente a un funzionamento normale. Il dolore delle ferite che fistulectomia e setone mi hanno provocato per mesi (anche qui, per non dire anni) sta diminuendo e riesco a stare seduto quasi normalmente, senza avere il solito dolore sordo al sedere e la schiena a pezzi per via delle posizioni scorrette. E' incredibile, ma davvero ho riniziato a sperare, o più correttamente a crederci. A ritrovare il mio corpo. Anche il mio umore è nettamente migliorato e riesco a guardare tutto quello che mi è successo negli ultimi mesi con un occhio e una razionalità diversi. Anche la fine della mia relazione che ha così tanto condizionato il mio stato fisco e la mia ripresa nonostante non sia ancora smaltita del tutto non è più dolorosa come prima. Il tempo sta facendo veramente il suo effetto. Ho ancora molto da fare, cose da mettere a posto, sia fisicamente (fermenti lattici, a me!!) che psicologicamente (e qui la psicoterapia mi sta dando una mano), ma nel frattempo, rivedere un barlume di luce dove per mesi è stato tutto buio e nero è veramente una cosa che credevo non sarebbe mai più successa. Volevo ringraziarvi tutti per le vostre parole e il vostro supporto, persone come voi mi fanno sperare che anche per l'essere umano ci sia una speranza. Grazie. Lorenzo |
06-11-12, 18:51 | #39 |
Socio ◊◊
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Località: Milan area
Messaggi: 206
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Ottimo, non escludere che questo percorso così faticoso sia anche un arricchimento della tua persona.
Potresti scoprirti più autonomo e con maggiori risorse a valle di tutto questo, soprattutto con cure che funzionini. Ti abbraccio e ti ringrazio di questo post che può aiutare tante persone nei momenti di minima. |
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