Io ho scoperto di essere malata a 19 anni, in un periodo difficile della mia vita in cui soffrivo molto per lo studio. Sono sempre stata un po' più matura rispetto ai miei coetanei e trovarsi con una malattia cronica ha accentuato questo mio lato del carattere, però non mi sono lasciata abbattere e per fortuna gli amici non mi hanno abbandonata.
Quello che è cambiato molto in me è il modo di affrontare il dolore e le difficoltà. Prima ero insicura, timorosa, chiudevo gli occhi davanti ai problemi. Con la RCU ho imparato a guardare in faccia la realtà e chiamarla per nome, mi sono scoperta incredibilmente lucida e col sangue freddo anche nei momenti critici. Soprattutto non ho perso la voglia di sorridere agli altri e a me stessa e di questo sono felice, perchè chi mi sta accanto percepisce la mia serenità e non il mio "essere malata".
Credo comunque che la sofferenza (di qualunque tipo, fisica o interiore), se si decide di affrontarla e non di subirla, può far emergere aspetti positivi della nostra personalità che non sospetteremmo nascosti dentro di noi. Leggendo nel forum ho scoperto che siamo in tanti ad aver reagito così.
Hai ragione Pennilane, siamo grandi!
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