Crohn Club Forum

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.. ... ... Il CrohnClub Forum è online dal 20 luglio 2005, ma tutto ha un inizio ed una fine ed è quasi giunto il momento di prepararsi alla chiusura del nostro CLUB. 
 In una apposita discussione pubblica esamineremo i motivi della chiusura, ricorderemo quanto fatto in questi venti anni di attività e ci scambieremo saluti e abbracci… in un lungo saluto che durerà un anno, sino al ventesimo Compleanno del nostro FORUM.

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Esami e indagini diagnostiche Sezione dedicata a esami, indagini e controlli più o meno frequenti a cui dobbiamo sottoporci.

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Vecchio 28-11-07, 17:07   #1
bizzo2004
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Predefinito Nuovo macchinario

Oggi, il mio GE mi ha proposto un esame diagnostico diverso dal solito.
E' arrivato da poco in ospedale un nuovo macchinario che permette di valutare con una telecamera il tratto dell'intestino più vicino allo stomaco. Assomiglia al macchinario per la gastroscopia, ma è provvisto di un prolungamento con fibra ottica che permette di superare lo stomaco e scendere fino al tenue. L'ideale per chi come me ha una stenosi proprio in quella posizione così alta, non raggiungibile con la colonscopia. Volevo chiedere se qualcuno è mai stato sottoposto a questo tipo di esame.
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Vecchio 28-11-07, 18:41   #2
Stefania
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Il tratto di intestino più vicino allo stomaco è il duodeno, che poi rappresenta la prima delle tre porzioni tenue, seguito da digiuno e ileo.
La gastroscopia se ben condotta, è in grado di raggiungere il duodeno dove possono essere effettuate biopsie.
Il medico ti ha detto, che tratto di tenue è in grado di raggiungere questo, credo, nuovo endoscopio?
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Stefania
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Vecchio 28-11-07, 21:11   #3
bizzo2004
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Non mi ha detto esattamente dove arriverà, ma mi ha detto che mentre con la gastroscopia siamo arrivati solo al duodeno (infatti mi hanno riscontrato duodenite) con questo macchinario è possibile un prolungamento in grado di arrivare oltre. Sinceramente io sono un pò titubante, perchè con la gastroscopia sono stata male, figurati con questa macchina.
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Vecchio 27-03-08, 11:04   #4
bizzo2004
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Si chiama esame a doppio palloncino, è stato inventato dal dott. Iamamoto che è venuto in Italia e ha tenuto una conferenza poroprio qui a Cervia, e il primario dell'ospedale di Ravenna ha aderito, devo ritenermi fortunata ad avere questo tipo di macchinario proprio nella mia città. La cosa straordinaria di questo esame è che si può fare sia per via orale che per via anale, è posssibile raggiungere tutto l'intestino. Rimango però molto titubante e paurosa, mi fate un pò di coraggio?
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Vecchio 27-03-08, 11:11   #5
Francesco_to
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Questo tipo di esame con questo macchinario lo fanno anche nella struttura dove sono seguito io (San Giovanni Vecchio_To). Ricordo che quando ero ricoverato, alle persone che dovevano affrontare questo esame veniva praticata la sedazione.
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Vecchio 27-03-08, 11:52   #6
Francesco_to
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Predefinito Enteroscopia a doppio pallone

Per enteroscopia si intende una tecnica di esplorazione del piccolo intestino (cioè quel tratto compreso fra lo stomaco in alto e il colon in basso e lungo dai 3 ai 5 metri) tramite una sonda flessibile dotata di un idoneo sistema ottico elettronico.

Pur con gli strumenti dedicati, allo stato attuale, la possibilità di far progredire agevolmente la sonda in un viscere come il piccolo intestino era fortemente limitata dalla tortuosità e dalla lunghezza dello stesso, per cui dopo 50-100 cm al massimo, invece di avanzare, si creavano delle volute che non permettevano di procedere per tratti superiori a quanto detto sopra.

L'idea del Prof. Yamamoto è stata quella di applicare un palloncino gonfiabile all'estremità della sonda e inserire un ulteriore tubo al di sopra, coassiale alla sonda endoscopica stessa, anch'esso dotato all'estremità di un palloncino gonfiabile.
In pratica quindi, dopo aver spinto la sonda fino a che è possibile avanzare si gonfia il palloncino per ancorare l'endoscopio al punto di arrivo, dopodichè si fa avanzare il tubo coassiale che "irrigidisce" il sistema e, gonfiato anche il secondo palloncino, si opera una gentile trazione per "raddrizzare" le volute che si sono create con il primo avanzamento; a questo punto, mantenendo gonfio il palloncino del tubo coassiale e sgonfiando quello dell'enteroscopio si ricomincia da capo.

In questo modo, raccogliendo man mano il piccolo intestino sullo strumento (analogamente a quanto fanno le signore per indossare le calze), si possono percorrono lunghissimi tratti, a volte anche l'intero tratto intestinale. In mani esperte l'esame, condotto come descritto sopra, richiede circa un'ora di lavoro e l'esame si può condurre sia per via orale che per via anale, a seconda che la sospetta lesione sia ipotizzata nella parte alta o basso del piccolo intestino.

Essendo lo strumento dotato di un canale operativo, attraverso il quale si possono inserire accessori di lavoro, sono trattabili tutte le patologie del piccolo intestino, o da diagnosticare con precisione tramite un prelievo di tessuto per esame istologico o da curare con terapie applicabili ed idonee; con questa tenica sono oggi affrontabili emorragie, polipi, piccoli tumori, malformazioni vascolari ed molte altre lesioni.

L'esame si pratica in lieve sedazione e analgesia, soprattutto per la durata non indifferente più che per il dolore provocato. In Italia sono già operativi gli ospedali di: Ravenna, Milano (S. Paolo), Torino (S. Giovanni Battista_S.G.antica sede), Polla (SA), Roma (Un. Cattolica), Brescia (Università), Napoli (Ascalesi), Atri (PE), Avezzano (AQ); a breve entrerà in funzione anche in altre città in quanto la tecnica è ormai consolidata e di provata efficacia per cui i Centri di riferimento per le malattie del piccolo intestino non potranno prescindere dall'utilizzo di questa metodica.

Gli utilizzatori attuali della metodica in Italia si sono ritrovati a Cervia-Milano Marittima il 27 maggio 2006, con la partecipazione straordinaria del Prof. Yamamoto, che ha tenuto una lettura magistrale sull’argomento e si è poi trattenuto per l’intera giornata a discutere con i colleghi italiani il livello di consenso sulla tecnica, le indicazioni, i risultati e le prospettive di questa nuova metodologia endoscopica.
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Vecchio 27-03-08, 22:14   #7
bizzo2004
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Grazie, Francesco. L'autore di questo trattato che hai citato e che troviamo in internet, è proprio il primario del mio reparto. E' vero che c'è la sedazione, ma non è completa, io desideravo proprio un anestesia totale, ho troppa paura.
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Vecchio 28-03-08, 08:58   #8
Francesco_to
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Come ho già detto, quando ero ricoverato, ho visto molta gente andare a fare questo esame e parlando con loro, tutti mi hanno detto che non hanno sentito nulla, anzi, molti di loro non si sono nemmeno accorti di quello che stava succedendo in quanto il loro primo ricordo da quando veniva data la sedazione.. era di ritrovarsi nel proprio lettino con una infermiera vicino che diceva che l'esame era stato fatto.Spero che anche per te sia la stessa cosa
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Vecchio 28-03-08, 16:07   #9
bizzo2004
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Davvero Francesco? Spero tanto che sia così. Ti farò sapere, martedì mi ricovero.
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Vecchio 03-04-08, 15:22   #10
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Fatto. Il primario ha detto che solo tre centri usano effettivamente questo macchinario e Ravenna è stata la prima. In effetti è un esame invasivo e richiede una preparazione simile ad un'operazione con ricovero relativo. Nel mio caso è andato tutto bene, sono riusciti ad esplorare dallo stomaco altri tre metri di intestino, dove hanno visto che si riesce a passare e che l'occlusione non c'è, quindi nemmeno la necessità di operare. Non vi erano nemmeno ulcere o lesioni, anche io sono riuscita a vederlo in tv. Questo esame è come la colonscopia ma in grado di analizzare una zona molto più estesa e come ho già detto ha la possibilità di essere fatto anche per via orale, come nel mio caso. Devo ammettere che sebbene fossi sedata ho avuto un certo dolore, e sono stata coscente dall'inizio alla fine. L'esame è durato circa un'ora e venti. Sono veramente felice di averlo fatto perchè ho avuto una risposta molto importante
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