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Presentazioni I Nuovi Iscritti, se malati di Crohn, Colite Ulcerosa o Colite Indeterminata, possono presentarsi in questa sezione. Nella vostra presentazione evitate di porre domande, per le domande ci sono le altre sezioni del Forum. Le presentazioni che contengono domande saranno spostate nella sezione "Prime Domande". Se non lo hai già fatto... consulta le "Regole del Forum". |
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Strumenti discussione | Modalità visualizzazione |
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#1 |
Occasionale
Data registrazione: 17-10-08
Messaggi: 2
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Mdc da sei, anni Azatioprina e ciproxin, in remissione.
Il mio corpo ha generato un mostro, un mostro contro cui dovrò combattere per tutta la vita, senza mollare un attimo, senza mai abbassare la guardia. È un mostro che si nutre di rabbia: più divento rabbioso e più sto male e più sto male più sono rabbioso, un circolo vizioso da cui si esce fuori solo quando crollo. La rabbia è uno stato mentale indubbiamente utile in varie situazioni ma a che prezzo? Il prezzo della lucidità. Odio perdere la lucidità. Allora questo mostro, quello che definisco il lupo rabbioso che ho dentro, bisogna imbrigliarlo, rinchiuderlo, nasconderlo per dimenticarlo. Se ogni tanto prepotentemente torna mi sento costretto ad affrontarlo, non mi fermo a soffrire, non mi chiudo nella mia camera a torcermi dal dolore. Fuori. Fuori insieme io e lui. Le battaglie si combattono in campo aperto. Ad ogni lancinante fitta di dolore rispondo cercando qualcosa che mi faccia ridere, che mi tenga la mente impegnata. Rispondo cercando gente ignara delle mie condizioni che solo a guardarla mi fa star bene, gente che mi tratta come suo pari, perché questo mi sono sforzato di essere, perché lo sono. Solo così vinco le battaglie con me stesso senza riportare danni o quasi. Ho visto che significa perdere. Dopo sei anni non l’ho ancora provato. L’ho solo visto. Ho visto quei dolori che non augureresti al peggior nemico, ho visto cambiare la personalità, ho visto invocare la morte affinché finisse tutto ma non arriverà ad aiutarti neanche quella. Quando lui vince è così. Convinzione e determinazione. Finora vinco io. Vedremo. |
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#2 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 22-01-12
Messaggi: 50
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Ciao wolf! Fai bene ad essere forte e determinato è quello che ci serve, oltre a tanta gente che non ci tratti come persone malate perchè anzi noi siamo più forti di tante persone che hanno la fortuna di stare bene e al primo raffreddore si lamentano di aver preso chissà quale malanno! Se posso permettermi di darti un consiglio non vedere il crohn come un mostro... io all'inizio lo chiamavo ranocchio crohn per il rumore che faceva la mia pancia per tutto il giorno. Forse è un nomignolo scemo ma almeno non fa paura come un mostro.
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#3 |
Reporter
Data registrazione: 17-09-10
Messaggi: 442
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Ciao Wolf, benvenuto nel forum.
Parli del mostro rabbioso, con rabbia però; parli di battaglia e di sconfitte, con determinazione però; parli di dolore e sofferenza e di morte però. Tutto ciò non aiuta a star bene, tutto questo è una rabbia latente e neanche tanto che continua a farti odiare la malattia, ma cosi facendo ti carichi di astio e di odio e il mostro si nutre di ciò. Se a te giova va bene, ma non so per quanto sarà efficace; forse dovresti imparare ad accettarla, come una fastidio che non può andarsene ma è gestibile; come una marea inevitabile che sommerge tutto ma che poi si ritira e lascia le sponde come erano; come un temporale che ti inzuppa ma poi cede il passo al sole che ti asciuga e riscalda, insomma come se fosse un evento della natura che non puoi sconfiggere ma che puoi assecondare e far si che continui a lasciarti vivere. Come fanno le palme quando sono sferzate dall'uragano, si piegano fino a toccare la terra ma poi si rialzano, non bloccano il vento ma lo seguono e lo assecondano ed escono, loro si, vincitrici. Ci parli un po' di te? Cosa fai nella vita, oltre a rinchiudere il mostro, e cosa ti piace? Ciao a presto.
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Andrea |
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#4 |
Occasionale
Data registrazione: 06-02-09
Messaggi: 16
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Capisco molto bene i tuoi stati d'ansia per le battaglie che devi affrontare, forse alcune battaglie le perdi, ma forza e onore, vedrai vinceremo la nostra guerra.
Un caro saluto, Antonio |
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#5 |
Occasionale
Data registrazione: 01-02-12
Messaggi: 5
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Già... essere come gli altri... Ma non è così. Prima ce ne facciamo una ragione, prima impariamo a convivere con il mostro che è in noi. Ma il mostro non siamo noi. Ti abbraccio forte
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#6 |
Tutor
Data registrazione: 13-01-10
Località: Cinisello Balsamo (MI)
Messaggi: 562
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Ciao wolf, benvenuto nel forum anche da parte mia.
Ho aspettato un po' a risponderti perchè ho voluto prima riflettere bene. Mi sono riconosciuto a tal punto che avrei potuto scriverla io. La bestia la combatto respingendola con odio tutti i giorni, sempre, sia quando c'è che quando non c'è, lottando a muso duro, perchè è così che si deve fare. Ogni giorno è fatto di una battaglia dura e convinta per dimostrare a me stesso quanto la malattia non faccia parte di me e quanto la maledico.La mia determinazione comunque, mi porta ad essere non solo alla pari, ma al di sopra degli altri, che si lamentano dei loro problemi e non sospettano minimamente quanto sarebbe compromessa la nostra qualità di vita se noi ci arrendessimo. Non dico e non dirò mai, "la mia colite" e nonostante sia una croce che mi porto dietro sempre e che non mi abbandona mai, vivo tra gli altri come se non ci fosse, mi concedo ogni cosa possibile senza lasciarle spazio, lei è ai margini, io sono al centro e ho imparato a selezionare le persone migliori, quelle che non minimizzano e soprattutto non ti giudicano. Il mio carattere è cambiato certo; sono più forte e indistruttibile di prima, non programmo il futuro ma vivo pienamente il presente, fino ad oggi ce l' ho fatta. Ogni sera prima di addormentarmi penso che oggi ho vinto e domani e nei giorni a venire anche.
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Luca |
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#7 |
Occasionale
Data registrazione: 16-02-12
Messaggi: 3
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Mi sono riconosciuta molto in quello che hai scritto e dopo aver letto tutto mi sono commossa perchè è quello che passo ogni santo giorno, la rabbia è tanta, come hai detto tu la mia personalità e il mio carattere l'ho visto cambiare giorno dopo giorno. Io ancora non accetto questa cosa la maledico e a volte quando i dolori sono veramente atroci anche se è sbagliato impreco la morte, solo in questo modo non sentirò più nessun dolore. Anche se è difficilissimo bisogna lottare. Sei molto forte.
Un Grande Abbraccio |
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