Presentazione alb_lab

alb_lab · 07-09-21, 21:55

Buonasera a tutti,
mi chiamo Alberto, ho 40 anni.
Convivo con il morbo di crohn dal 2004 (cavoli sono già 17 anni!).
Vi scrivo in breve la mia esperienza, anche se magari più in là cercherò di prendermi del tempo per raccontarla in maniera più approfondita, sperando che sia di aiuto a molti.
Diciamo che non ho subito accettato la diagnosi. Vivendo la situazione con un approccio molto negativo. Un po' per il mix di farmaci che prendevo, un po' per la situazione di frustrazione che vivevo (probabilmente una depressione non diagnosticata), mi sentivo spesso senza energie, con ovvie conseguenze sulla vita sociale e sul lavoro.
Finché dopo una serie di fasi acute con diverse ospedalizzazioni (chi le ha vissute, sa che vuol dire non vedere cibo per 3/4 settimane, avere le vene irrigidite per l'alimentazione artificiale etc.) ho avuto una sub-occlusione intestinale con conseguente intervento di resezione dell'ileo (15 cm) nel 2010. Da allora non ho più avuto riacutizzazioni, soltanto dei rari episodi di diarrea che sono rientrati nella norma nell'arco di pochi giorni.
Dal 2010 ad oggi sono entrate nella mia vita molte cose positive: ho trovato l'amore della mia vita, faccio un lavoro che mi piace molto, vivo con un bellissimo gatto nero.
Ci sarebbero altre cose da dire, ma mi fermo qui. A risentirci

**Malato** · 18-09-21, 17:55

Beh che dire... sei l'esempio perfetto del non mollare mai.

Man mano che si invecchia, dicono sia meno aggressivo (ma credo si riferiscano alla fascia dai 60 in su..). Certo che iniziare subito con un operazione, posso solo immaginare quello che fosse al tempo il tuo stato d'animo.

Non credo si trattasse di depressione comunque, tutti noi quando stiamo male siamo molto giù di corda. Credo sia un effetto secondario della malattia.

07-09-21, 21:55	#1
alb_lab Occasionale Data registrazione: 07-09-21 Messaggi: 3	Presentazione alb_lab Buonasera a tutti, mi chiamo Alberto, ho 40 anni. Convivo con il morbo di crohn dal 2004 (cavoli sono già 17 anni!). Vi scrivo in breve la mia esperienza, anche se magari più in là cercherò di prendermi del tempo per raccontarla in maniera più approfondita, sperando che sia di aiuto a molti. Diciamo che non ho subito accettato la diagnosi. Vivendo la situazione con un approccio molto negativo. Un po' per il mix di farmaci che prendevo, un po' per la situazione di frustrazione che vivevo (probabilmente una depressione non diagnosticata), mi sentivo spesso senza energie, con ovvie conseguenze sulla vita sociale e sul lavoro. Finché dopo una serie di fasi acute con diverse ospedalizzazioni (chi le ha vissute, sa che vuol dire non vedere cibo per 3/4 settimane, avere le vene irrigidite per l'alimentazione artificiale etc.) ho avuto una sub-occlusione intestinale con conseguente intervento di resezione dell'ileo (15 cm) nel 2010. Da allora non ho più avuto riacutizzazioni, soltanto dei rari episodi di diarrea che sono rientrati nella norma nell'arco di pochi giorni. Dal 2010 ad oggi sono entrate nella mia vita molte cose positive: ho trovato l'amore della mia vita, faccio un lavoro che mi piace molto, vivo con un bellissimo gatto nero. Ci sarebbero altre cose da dire, ma mi fermo qui. A risentirci

18-09-21, 17:55	#2
Malato Assistente Data registrazione: 28-08-20 Messaggi: 253	Beh che dire... sei l'esempio perfetto del non mollare mai. Man mano che si invecchia, dicono sia meno aggressivo (ma credo si riferiscano alla fascia dai 60 in su..). Certo che iniziare subito con un operazione, posso solo immaginare quello che fosse al tempo il tuo stato d'animo. Non credo si trattasse di depressione comunque, tutti noi quando stiamo male siamo molto giù di corda. Credo sia un effetto secondario della malattia.