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Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa Raccontiamo le nostre storie e i nostri problemi quotidiani. Condividiamo le nostre ansie e le nostre paure, ma anche i nostri successi ed espedienti per vivere meglio la nostra condizione. |
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#141 |
Occasionale
Data registrazione: 29-10-08
Località: forli
Messaggi: 13
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Ok nicole ho la soluzione e non scherzo: il primo pomeriggio libero vai a fare un po' di shopping con qualche amica simpatica, poi concediti un aperitivo in tutta tranquillità, poi dalla parrucchiera e la sera invita tuo marito a cena e se non accetta la sera successiva tirati come una matta e porta fuori un amica...
Vedrai che lo svegli un po' di gelosia ha effetti miracolosi, fidati e poi dimmi. |
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#142 |
Tutor
Data registrazione: 28-11-07
Messaggi: 635
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E questo comportamento va interpretato come insensibilità o come immaturità e, di conseguenza, paura di uscire dal mondo incantato in cui queste persone vivono ?!?
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#143 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 04-11-08
Località: provincia di modena
Messaggi: 62
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Ammetto di nn riuscire a capire tante cose, sarà perchè sono stata fortunata a trovare persone che non se ne sono fatti un problema. All'epoca dell'intervento frequentavo un ragazzo che poi è diventato il mio ragazzo per un anno, lui ha seguito tutta la mia malattia, l'intervento e tutto quello che ne è derivato ma non mi è mai sembrato che fosse un problema per lui. Considerate che avevo appena 15 anni e magari tante cose che avrebbero potuto creare problemi all'epoca ancora non c'erano.
Adesso sono sposata da 2 mesi, mio marito è stato messo subito al corrente della situazione e ricordo anche che una volta hanno fatto degli esami genetici a me e ai miei genitori e quello che ne è risultato è stato che mio padre ce l'ha come me, mai manifestatosi però, e io lo farò ereditare ai miei figli. Ero talmente depressa quel giorno che mi sono portata dietro il foglio del risultato per farlo vedere al mio attuale marito, allora il mio ragazzo da pochi mesi. Per lui non è mai stato un problema e non capisco come possa esserlo per gli altri. La prima cosa che è stata detta quando mi è stato diagnosticato, è stata che potrò comunque avere una vita normale. |
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#144 |
Reporter
Data registrazione: 22-07-08
Località: Chiaravalle(AN)
Messaggi: 1.137
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Secondo me la difficoltà più grande quando si è in coppia è crescere e maturare insieme. Mio marito sa da sempre della mia RCU, ci conosciamo da prima che mi ammalassi. Dopo un anno di matrimonio le mie condizioni sono notevolmente peggiorate, ho avuto varie fasi acute e lunghi periodi di deperimento. Per lui non è stato facile vedermi soffrire, ma anzichè allontanarsi mi è stato vicino, mi ha sostenuto, si è fatto forza per me. E' stata dura, ma dopo quei momenti ci siamo trovati più uniti e consapevoli dell'amore che c'è tra noi.
Quando si vivono queste esperienze così forti, si può scegliere: affrontare la vita insieme o rinchiudersi nel proprio guscio. Mio marito ha scelto la prima opzione e di questo ringrazio Dio ogni giorno della mia vita perchè non è una cosa scontata. |
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#145 |
Occasionale
Data registrazione: 29-10-08
Località: forli
Messaggi: 13
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Penso che le persone che riescono a vivere una vita di coppia unita siano benedette dal cielo. Credo che la nostra malattia peggiori quando la vita sentimentale peggiora, avere un compagno o una compagna che ti sta vicino è la cura migliore, ecco perché chi è solo è più esposto.
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#146 |
Socio Junior
Data registrazione: 16-02-08
Località: rivarolo canavese, provincia di torino
Messaggi: 40
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E' da un po che non scrivo ma perchè quando sto abbastanza bene non scrivo.
Ora mi è capitata una cosa strana, da un pò di tempo il mio convivente nonchè compagno da 2 anni, mi continua a dire quando stò male che lui non vuole bronci e tristezza, perchè si è rotto, vuole solo felicità e basta... ma io dico cosa devo fare se non riesco a tirarmi su dal letto? Ultimamente ho rivisto un mio ex compagno di classe al quale sono andata dietro per tutte le superiori e continuiamo a vederci, quando lui ha espresso i sentimenti che aveva per me, io gli ho raccontato della mia malattia e in tutti questi anni con il mio compagno non mi sono mai sentita cosi bene, mi ha stretto forte, mi sta vicino, mi ha accompagnato all'ultima visita che ho fatto, piange per la mia malattia, mi fa ridere e accetta che a volte sto male! Ora ditemi voi cosa devo fare. Ad esempio sto male, il mio compagno mi ha risposto: "mi sono rotto" e l'altro ragazzo mi risponde, vengo da te? Hai bisogno? E mi ha anche chiamato e siamo a 40 km di distanza, mentre il mio fidanzato ha l'ufficio a 100 metri da casa nostra e non l'ho visto! Ma che devo fare? Grazie. |
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#147 |
Socio Assiduo
Data registrazione: 27-06-08
Località: prov.vicenza
Messaggi: 81
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Ti trovi in una situazione a mio avviso delicata, secondo me prima di incontrarti abitualmente con un'amico che è qualcosa di più di un amico, dovrestri chiarire la situazione con il tuo compagno.
Credo che se non ti sopporta quando stai male non ci sia più tanto affetto/amore o magari stà passando anche lui un periodo di stress ed è più nervoso, in una vita di coppia capitano periodi di alti e bassi, a volte si è meno tolleranti verso l'altra persona. Pensaci bene con il tuo amico, non vorrei che ti appogiassi a lui perchè è comprensivo nei tui confronti in un momento che non stai bene, rischi magari di lusingarlo per niente. |
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#148 |
Socio Junior
Data registrazione: 16-02-08
Località: rivarolo canavese, provincia di torino
Messaggi: 40
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Grazie sabrina, so che sono in una situazione delicata ieri sera ho parlato con il mio compagno e mi ha detto che ormai e da mesi che non va bene tra noi, nel senso che non si parla quasi più, non usciamo, non so come spiegare, quindi bisogna un attimo pensare, ci prenderemo una pausa, con l'altro ragazzo sinceramente sto bene e non e che è perchè lui ha comprensione nei miei confronti, e proprio lui che mi fa stare bene, l'ho aspettato davvero per troppo tempo e anche quando ci siamo baciati ho provato quella strana sensazione che neanche con il mio compagno ho provato! Sto bene, sono rilassata, tranquilla! Mi mette serenità.
Ora prenderò un periodo di pausa, poi vedremo! Grazie |
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#149 |
Socio Top Poster
Data registrazione: 02-11-05
Messaggi: 2.368
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Mai tenere il piede dentro due scarpe....
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#150 |
Occasionale
Data registrazione: 19-02-09
Messaggi: 6
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Ciao Francesco,
io sono d'accordo con te in parte, se c'è davvero l'amore, è l'amore tra due persone, non c'entra il colore della pelle, la religione o se si è ammalati o no. Si è semplicementi innamorati della PERSONA. Lo so, non tutti i partner sono capaci di comprendere cosa sia la nostra malattia, e allora se si verifica questa circostanza vuol dire che quella non è la persona giusta per noi, perchè di noi fa parte anche la malattia. Questo è ciò che ho imparato dalla mia esperienza diretta. Ciao Camilla84 |
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La mia vita col crohn | Aldo29 | Vivere il Crohn o la Colite Ulcerosa | 53 | 03-02-10 18:56 |